Garda

Mari e Franco, un «sì» atteso quarantacinque anni

Maderno: grande festa alla Casa di riposo «G. B. Bianchi» per il matrimonio dei due ospiti, lei 82enne e lui 71enne.
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Un «sì» atteso da 45 anni. E pronunciato in Casa di riposo. È una romantica e lunga storia d’amore quella coronata ieri mattina con i fiori d’arancio nella Rsa «G. B. Bianchi» di Toscolano Maderno. Gli sposini novelli sono Caterina Bertanzelli, conosciuta da tutti come Mari, 82 anni, e Franco Feltrinelli, 71 anni, che hanno pronunciato il fatidico «sì» nel salone delle feste della struttura socio-assistenziale, messo a disposizione dal presidente della Rsa, il dott. Massimiliano Bianchini.

Era da oltre trent’anni che nella casa di riposo toscomadernese non veniva celebrato un matrimonio tra due ospiti. La cerimonia è stata officiata dall’ufficiale dello stato civile, il sindaco Delia Castellini, alla presenza del segretario comunale, dei parenti degli sposi e degli ospiti della casa di riposo. Quello tra Mari e Franco non è un amore giovane. Lei, originaria di Capovalle, ha vissuto a lungo a Campione del Garda, dove ha lavorato nel vecchio cotonificio Olcese e poi ha svolto l’attività di parrucchiera. Lui, gargnanese, ha fatto il bidello e il muratore.

I due hanno trascorso assieme un cammino di vita che dura da quasi mezzo secolo. Si sono conosciuti 45 anni fa a Gargnano, dove hanno vissuto fino a tre mesi fa. Poi entrambi sono diventati ospiti della casa di riposo di Toscolano Maderno e, finalmente, hanno maturato la decisione di convolare a nozze. O, meglio, lo sposo ha ceduto dopo lunghe insistenze della donna che ora è sua moglie e della figlia.

«Mamma ha sempre desiderato sposarsi - ci racconta la figlia degli sposini - ma il papà è sempre stato restio. Abbiamo insistito per anni e alla fine ha ceduto». Ieri è così arrivato il grande giorno. Un chiaro segnale che l’amore non conosce barriere e non ha età. Perché anche quando la vita è per buona parte alle spalle, c’è sempre un buon motivo per dar prova del proprio amore. Lo sposo, in completo nero e cravatta blu, era visibilmente felice ed emozionato. Col bouquet in mano aspettava nella sala delle feste l’arrivo della sposa e non ha trattenuto una lacrimuccia quando, sulle note della marcia nuziale, lei, in un elegante tailleur beige e con un civettuolo cappello con veletta, ha fatto il suo ingresso nel salone addobbato a festa.

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