L'appello: «Aiutateci a curare il nostro Joshua»

Si chiama «Sequenza di Pierre Robin» ed è una serie congenita di patologie che ha un’incidenza di circa un caso su 10mila. Una malattia rara, insomma. Una malattia che è toccata in sorte ad un bimbo di Toscolano Maderno, il piccolo Joshua Muda, un bel bimbo di tre anni con due grandi occhi scuri. Due occhi espressivi che dicono quelle parole che Joshua non riesce a pronunciare con la bocca. Perché Joshua ancora non parla.
Non solo. Il bimbo, nato all’ospedale di Gavardo, non si è mai alimentato da solo (viene nutrito tramite un sondino gastrico), presenta difficoltà nella respirazione e tanti altri problemi. La sua è una storia triste che non avremmo mai raccontato se i suoi genitori, che fino ad ora hanno fatto affidamento solo sulle proprie forze per garantire al figlio le migliori cure possibili, non si trovassero nella condizione di non riuscire più a sostenere le spese mediche, ingentissime, che la patologia di Joshua richiede. Parliamo di circa 700 euro al mese, cui vanno aggiunte le spese per le trasferte negli ospedali.
Così mamma Adelina e papà Abdyl Muda, originari dell’Albania ma residenti a Toscolano da nove anni, hanno dovuto vincere la propria ritrosia e lanciare un appello pubblico. Joshua presenta una malformazione ai reni, un torace troppo piccolo e stretto ed ha problemi al fegato. Un quadro clinico in costante peggioramento che richiede interventi urgenti e costosi. «Il Comune - dicono i genitori - ci ha aiutato secondo le proprie possibilità, ma ora il bimbo deve affrontare nuove cure e nuove operazioni che non possiamo proprio permetterci. I medici dicono che Joshua può migliorare moltissimo se si interviene presto. Per questo abbiamo deciso di chiedere un aiuto».
Chi volesse contattare la famiglia Muda può scrivere una e-mail all’indirizzo abdylmuda@hotmail.it; chi invece potesse offrire un aiuto concreto, può fare un versamento sul conto acceso alla Banca Intesa San Paolo, coordinate Iban IT23N0306955310100000000304.
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