Gusto, storia e paesaggi: il Garda in una app

Il verde di alberi e campi brillante sotto i raggi del sole, solo un velo di foschia impedisce al cielo la pienezza dell'azzurro. Sul crinale tra primavera ed estate, Paola Pezzo pedala senza pensarci, come le è naturale. Il percorso da Desenzano a San Martino della Battaglia non è aspro come quelli che l'hanno portata a vincere due Olimpiadi (Sidney e Atlanta) e una Coppa del Mondo. È bastato uno sforzo minimo per abbandonare gli scenari ultra urbanizzati ormai tipici del Garda per uscire fuori dal tempo. In sella alla mountain bike la campionessa guida il gruppo che sta testando la nuova applicazione gratuita per smartphone «Garda bello e buono».
Le prime indicazioni sono positive: dal telefonino arriva la voce tra l'umano e il robotico che dà le indicazioni sulle strade da prendere, tra prati e vitigni ondulati, strade sterrate, tratti di piste ciclabili o vie di normale percorrenza. Sullo schermo il tragitto è visualizzato con una freccia in stile navigatore satellitare, con dettagli sui chilometri lasciati alle spalle e velocità di crociera.
Sono in tutto 19 i percorsi raccolti nell'app. Spaziano dal basso Garda fin su verso la Valtenesi e offrono dettagli sulle vie da percorrere e sulle attrattive che si incontrano pedalando. L'applicazione non si limita alla sola sezione «Percorsi». Al suo interno vi si trovano «Il bello», «Il buono» e una «Agenda». Il contenuto dei tre insiemi è facilmente intuibile: musei, luoghi della storia, monumenti e chiese nel primo caso; cantine, frantoi e agriturismi nel secondo; appuntamenti vari per svagarsi nel terzo.
Il programma è stato sviluppato dalle società bresciane InfoTom e dalla Ledsoft. C'è voluto circa un anno di lavoro per raccogliere tutto il materiale, preparare le schede informative, valutare i percorsi, mettere a punto i meccanismi dell'app. Ora è disponibile gratuitamente sull'App Store e tra pochi giorni si troverà anche nel Market di Android. L'iconcina dovrebbe dunque iniziare a comparire sugli smartphone dei turisti in tempo per la stagione più affollata sul Garda. Il supporto è disponibile in italiano, inglese e tedesco, mentre prossimamente si deciderà se prepararne una versione in francese o olandese.
Finanziato con fondi europei, il progetto vede il Comune di Desenzano nel ruolo di capofila, affiancato dalla Provincia di Brescia, tramite l'assessore al Turismo Silvia Razzi, e dai Comuni di Lonato, Manerba, Padenghe, Pozzolengo, Sirmione.
Con «Garda bello e buono» si sono messe le basi per raccogliere in un unico strumento una guida al Benaco da scoprire in bici, com'è nelle corde dei turisti nordeuropei. Per il momento sono stati coinvolti 19 centri bresciani, ma l'utilità dell'app verrà moltiplicata esponenzialmente dall'eventuale ingresso dei paesi che si affacciano sulla sponda veronese. Questo è uno degli obiettivi dell'assessore Razzi, in sella martedì al seguito della ruota di Paola Pezzo assieme al gruppo dei tester del programma.
L'informatica non esclude però la carta: sempre in tema di bici, a breve verrà presentata la mappa di tutte le ciclabili del Garda. Sono le due ruote, in fondo, a costituire il mezzo più smart per frequentare il lago. Anche senza phone.
Emanuele Galesi
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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