Cinzia, quando la disabilità diventa una forza
Cinzia, disabile, realizza calendari per sostenere le persone in difficoltà.

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Per andare a vivere da sola ha intrapreso un percorso lungo dieci anni, sostenuto dalla grinta e dalla determinazione che la contraddistinguono.
Ora, di fronte alla mancanza di fondi, i suoi sogni potrebbero andare in testa coda, e quanto guadagnato sin qui perso. Stiamo parlando di Cinzia Rossetti, ragazza di Botticino affetta, in seguito a un trauma da parto, da tetraparesi spastica, che, poco meno di due anni fa è riuscita a dare compimento al suo percorso di vita indipendente, andando, appunto, a vivere da sola, in un appartamento al piano terra in una palazzina di nuova costruzione.
In che modo è presto detto: si è informata, ha studiato - conseguendo una laurea in Scienze dell’Educazione, e facendo seguire master e tirocini - ha trovato un lavoro (una piccola collaborazione con l’Università), e si è buttata a capofitto in progetti di educazione e sensibilizzazione alla disabilità, tra i quali la realizzazione di mostre fotografiche e calendari, di cui ha destinato i proventi per l’aiuto di persone con necessità: «Proprio così - conferma -, sono entrata nelle scuole, ho incontrato i ragazzi, mi sono messa in gioco, facendo emergere la mia situazione. Non è qualcosa di facile, soprattutto quando di fronte hai i bambini che non hanno paura a fare domande. Partendo dal mio vissuto ho cercato di spiegare loro che, per varie ragioni, ognuno di noi è diverso, e che non dobbiamo bloccarci di fronte alle difficoltà, piuttosto credere che ci sia sempre un modo per superarle».
Uno degli scogli maggiori per Cinzia è l’insicurezza dei fondi. I primi passi per una vita autonoma sono stati, infatti, mossi grazie all’accesso a un bando che le dava la possibilità di garantirsi quattro ore di assistenza giornaliera, divenute in seguito otto. Poi c’è stato l’inserimento nelle graduatorie per una casa comunale, e due anni fa l’assegnazione della stessa, dove oggi vive con Vittoria, la sua assistente: «Per mantenere questo tipo di vita, e garantirmi l’aiuto personale necessario, faccio affidamento a un fondo del Comune, e a un altro della Regione che, però, di anno in anno, non so se mi viene confermato. Ad oggi di quest’ultimo non ho ancora visto nulla, e un ulteriore fondo mi è stato negato perché la mia disabilità non è dovuta a malattia, motivo per cui non posso permettermi una seconda assistente e ho quindi diffuso un appello per trovare volontari che mi permettano di proseguire la vita che ho duramente conquistato». Chi volesse sostenere Cinzia, la può contattare all’indirizzo rossetti.cinz@gmail.com, oppure attraverso il suo account facebook.
Nadia Lonati
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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