Chiazza nel Benaco, Garda Uno accusa il depuratore

Prima il Peler, poi l’Ora. Prima ancora dell’uomo, ci hanno pensato i venti gardesani a dissolvere la grande chiazza marrone individuata lunedì scorso nel lago di Garda, nella zona del Rio Brasa e del depuratore che serve i Comuni di Tremosine e Limone.
Rimane l’indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Brescia che, attraverso l’acquisizione di documentazione e informazioni, intende far chiarezza sull’accaduto.
Sulle ragioni di quanto successo, Garda Uno non ha dubbi. Il direttore generale dell’azienda multiservizi dei Comuni gardesani, Franco Richetti, la attribuisce «all’impianto di depurazione realizzato in una delle gallerie dismesse della vecchia gardesana in località Largo dei Minatori».
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