Garda

Campo nomadi, droga nella casetta dell'omicidio

I Cc hanno rinvenuto sostanze stupefacenti nel luogo in cui Luciano Manca sparò e uccise per vendicare la figlia morta per droga.
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Droga nel campo nomadi di Calcinatello. Ben nascosta nel tetto di una roulotte, ma anche in una casetta già nota alle forze dell’ordine. In quello stesso edificio, lo scorso 26 ottobre, venne ucciso con un colpo di pistola alla nuca il 18enne rumeno Ionut Iamandita. Il giovane fu freddato da un colpo di fucile esploso da Luciano Manca.

Ad armare la mano dell’uomo la disperazione per la morte della figlia 28enne Francesca, stroncata da una overdose nella zona industriale di Montichiari. Poco tempo prima il padre l’aveva seguita nel campo nomadi di via Castagna, dove la ragazza si procurava le dosi e dopo la sua morte aveva deciso di vendicarsi.

In quella stessa prima casetta, sotto sequestro da parte dell’autorità giudiziaria, i carabinieri hanno trovato diverse bustine di cocaina. In manette sono finiti la 24enne proprietaria dell’abitazione e suo marito, anche lui di 24 anni. Nella loro roulotte i carabinieri della Compagnia di Desenzano  hanno scovato alcune bustine di droga, nascoste nell’intercapedine del soffitto. Altre bustine di cocaina, invece, erano state nascoste anche nella casa con i sigilli alle porte e alle finestre. Nottetempo la 24enne li rimuoveva per entrare a prelevare la droga, e poi rimetteva ogni cosa al suo posto. Prima che l’intervento dei carabinieri facesse scattare le manette.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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