Botticino, venerdì sarà lutto cittadino

Piange anche il cielo sulla cava di Botticino in cui martedì mattina è morto Giovanni Civettini. E nemmeno mercoledì, il giorno dopo la tragedia, i cavatori se la sono sentita di riprendere a lavorare su quelle bancate. Non solo i colleghi della vittima, che lavorano per la stessa cooperativa, ma pure gli operai di altre aziende. Per una condivisione del dolore e per un senso di vicinanza e solidarietà che accomuna tutti quelli che si inoltrano nel cuore della montagna per estrarre marmo.

Nel punto in cui dalla parete si è staccata all’improvviso la scheggia che poi è andata ad infilarsi nella cabina dell’escavatore manovrato dal 41enne schiacciandolo, i carabinieri del paese hanno posto i sigilli così come disposto dal sostituto procuratore Isabella Samek Lodovici che ha fatto sequestrare l’area e il mezzo.

I colleghi di Giovanni per riprendere a cavare il marmo aspetteranno almeno fino alla settimana prossima, dopo il funerale che sarà celebrato venerdì alle 14.30 nella parrocchiale di Botticino Mattina.

Mario Rossi, il presidente della Cooperativa operai cavatori che vent’anni fa aveva assunto Civettini, ribadisce l’assoluta imprevedibilità di quanto accaduto: «Non c’erano assolutamente segni evidenti di fratture in quella parete che era lì da tempo. È stata una cosa anomala».

Il pensiero del presidente è ora rivolto però ai familiari del 41enne, alla moglie e alle sue due bimbe ancora piccole, Denise e Alessandra. «Vogliamo esser vicini alla famiglia - afferma -. E anche ai lavoratori che erano lì, che hanno assistito all’incidente. Per superare la fase di choc, stiamo valutando se attivare un servizio di supporto psicologico non solo per noi ma anche per i familiari, per i più coinvolti in questo dramma». L’intera comunità di Botticino è scossa per quanto accaduto. Lo ha sottolineato il sindaco Benetti che con la sua giunta ha deciso che domani sarà giornata di lutto cittadino.