A scuola col fucile: "Non avrebbe fatto del male"

È tornato al carcere minorile Beccaria di Milano in attesa del pronunciamento del giudice il 17enne di Calcinato che lo scorso sabato era entrato nel suo liceo, il Bagatta di Desenzano del Garda, in mimetica e con un fucile da caccia carico e decine di cartucce.
Martedì mattinata si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto, durata circa due ore, e il gip Francesca Caprioli del Tribunale dei minori di Brescia potrebbe sciogliere la sua riserva nella mattinata di mercoledì. Il giudice, a cui il giovane ha ribadito che avrebbe voluto compiere un gesto contro di sè «perchè il mondo è ingiusto», deve decidere se applicare allo studente la misura del carcere oppure i domiciliari in una struttura in cui abbia un adeguato supporto psicologico.
Il ragazzo è accusato di porto illegale di arma da fuoco con l’aggravante di aver portato il fucile in un istituto scolastico.
Secondo il legale dello studente, Gianfranco Abate, il 17enne aveva in mente «un gesto dimostrativo fine a se stesso», e quindi non avrebbe rivolto l’arma nè verso i compagni nè verso di se stesso.
«Ha avuto l’arma con sè tre ore - ha spiegato Abate - e se veramente avesse voluto fare del male sarebbe stato in condizione di farlo». Il ragazzo, nell’ interrogatorio, ha raccontato che «voleva farla finita perchè non sopporto più questo mondo e il suo egoismo». Ha ammesso di avere risentimento nei confronti di alcuni professori e di studenti di altre classi che avevano un atteggiamento da bulli, ma ha ribadito che non era sua intenzione fare loro del male, ma eventualmente di farlo solo a se stesso.
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