A scuola col fucile carico e munizioni: arrestato
Poteva essere un massacro. Una strage di studenti, di quelle troppo spesso raccontate dalle cronache statunitensi. Una tragedia come quelle che hanno sconvolto la Sandy Hook in Connecticut o la Columbine High School in Colorado. Invece, il tempestivo intervento di una insegnante e del preside del Liceo Bagatta di Desenzano hanno scongiurato il peggio.
È successo sabato mattina. Un giorno di festa nell’Istituto desenzanese, prima dell’ultima campanella. Uno degli studenti, un 17enne iscritto al secondo anno, si è presentato a scuola con indosso pantaloni mimetici. In mano la custodia di una chitarra. Erano circa le 11 quando l’ha posata, l’ha aperta e ne ha estratto un fucile da caccia. Caricato con due munizioni. In tasca ne aveva altre trenta.
È stata un’insegnante ad accorgersi dell’arma, saldamente in mano al ragazzo, e a far scattare l’allarme.
A quel punto gli studenti, che in un primo momento avevano pensato a uno scherzo, si sono allarmati e la scuola è stata immediatamente sgomberata. Il 17enne, a sua volta spaventato, ha posato il fucile e ha cercato di allontarsi. È stato però intercettato dai Carabinieri.
Interrogato dai militari, ha raccontato di avere nascosto il fucile in un’altra aula, dove è stato ritrovato. Nel pomeriggio, dopo l’interrogatorio condotto dai carabinieri, al comando del capitano Fabrizio Massimi, è stato disposto l’arresto dal pm dei minori di Brescia, Gianfranco Gallo. L'accusa è porto illegale di armi, aggravata dal fatto che l’episodio è avvenuto in un edificio scolastico.
A quanto si è appreso, il 17enne era stato bocciato l’anno scorso ma, quest’anno, il suo andamento scolastico presentava particolari problemi.
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