Garda

A Desenzano l'addio a Frankie, morto in Olanda

Il 24enne Francesco Braschi è morto il 18 gennaio in Olanda. Domani in duomo i funerali
AA

Aveva quasi terminato il suo soggiorno di studio con il programma Erasmus, Francesco Branchi, lo studente bresciano di 24 anni morto in Olanda, precipitando dalla finestra della casa dove viveva mentre frequentava il corso di geografia umana all'università Radbound di Nijmegen.

Il decesso risale al 18 gennaio, ma la notizia si è saputa nel bresciano solo nelle ultime ore. La salma del giovane è già rientrata in Italia e domani alle 15 a Desenzano del Garda, paese dove risiede la famiglia, saranno invece celebrati i funerali.

L'ipotesi più accreditata è quella di un tragico incidente, ma le autorità olandesi non avrebbero escluso neppure l'ipotesi del gesto estremo. Francesco Branchi, Frankie, come preferiva farsi chiamare, era in Olanda da alcune settimane.

Laureato in lingue orientali a Venezia Cà Foscari, dove si era anche candidato per il Senato accademico, Francesco Branchi era molto apprezzato. «Un bravissimo ragazzo, un grande studioso. Sognava di viaggiare, di girare il mondo» dicono gli ex compagni di scuola del Liceo Bagatta di Desenzano del Garda. In paese il ragazzo era molto conosciuto essendosi anche candidato due anni fa per le elezioni comunali in una lista civica. Aveva già avuto un'esperienza di studio all'esterno in un'università australiana. Anche l'università Radbound attraverso il sito internet ha voluto ricordare il giovane bresciano. «L'università ha perso uno studente eccellente, socialmente ben integrato, che aveva valorizzato la qualità del nostro programma» scrive l'università olandese.

«Francesco era stimato da compagni di studi e docenti. Aveva grandi conoscenze sulla situazione dell'immigrazione in Europa». Nella stessa università è stato allestito uno spazio in ricordo del giovane studente bresciano. I docenti hanno invitato tutti a partecipare al lutto, accendendo una candela e scrivendo un pensiero sul registro creato per raccogliere i ricordi di compagni di corso. «Non fiori, ma opere di bene in ricordo di Francesco» hanno chiesto i genitori e la sorella, stravolti dal dolore. A quanto sembra sarebbero stati avvisati della morte del giovane molte ore dopo. Così come ci sono voluti quasi 10 giorni prima del nullaosta dei magistrati olandesi per il rientro della salma.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia