Garda e Sebino, la Goletta dei laghi punta il dito contro le foci dei torrenti

Legambiente punta il dito contro le foci dei torrenti. Sono ancora loro, gli sbocchi a lago di rii e ruscelletti, a finire sul banco degli imputati in occasione della consueta campagna ambientale della Goletta dei laghi, finalizzata al monitoraggio della salute dei bacini lacustri e alla sensibilizzazione su questa tematica.
AA

Legambiente punta il dito contro le foci dei torrenti. Sono ancora loro, gli sbocchi a lago di rii e ruscelletti, a finire sul banco degli imputati in occasione della consueta campagna ambientale della Goletta dei laghi, finalizzata al monitoraggio della salute dei bacini lacustri e alla sensibilizzazione su questa tematica.

Sono 7 i punti critici individuati sulla sponda bresciana del Garda (ai quali si aggiungono i 4 della sponda veronese), presso i quali le analisi dell'associazione ambientalista hanno rilevato una concentrazione di batteri fecali (Enterococchi intestinali e Escherichia Coli) al di sopra i limiti di legge. Questo nonostante l’entrata in vigore della nuova legge sulla balneazione che ha introdotto criteri più permissivi rispetto alla norma del 1982.

I risultati della campagna, svoltasi dal 13 al 18 luglio, sono stati presentati a Sirmione. Sono 6 i punti risultati «fortemente inquinati» (ovvero con più di 1.000 unità formanti colonia di Enterococchi in 100 ml di acqua e più di 2.000 ufc/100ml di Escherichia): le foci del torrente San Giovanni a Limone, del torrente che sfocia nei pressi del porto di Padenghe, del Toscolano, del Barbarano a Salò, lo scarico in via Cesare Battisti a Desenzano e la spiaggia di via Angelo a Rivoltella.

Se il Garda sta male, il Sebino non sta meglio. Ed anche sul lago d’Iseo la diagnosi emessa dai tecnici di Legambiente parla chiaro: tutta colpa dei fiumi Oglio e Borlezza, o meglio, colpa di depuratori mal funzionanti o assenti.

Dalle analisi condotte dai tecnici della Goletta dei laghi durante i primi giorni di luglio sono risultati 5 punti critici, 4 dei quali nell’alto Sebino. Sulla sponda bresciana è bollata come «fortemente inquinata» la zona della foce del canale industriale di Pisogne. Nel bergamasco sono risultati «fortemente inquinati» i campioni prelevati a Sarnico (scarico di Via Predore) e Castro (foce del torrente Borlezza) e «inquinati» quelli raccolti a Costa Volpino (foce dell'Oglio) e a Tavernola (foce del torrente Rino).

Le modalità con cui l’Asl e la Goletta attuano le analisi sono diverse: la prima le effettua nei luoghi di balneazione, la seconda va invece a cercare i punti critici. I dati possono dunque essere contrastanti, come accade a Limone: via libera dell’Asl ai bagni e bocciatura della Goletta per le acque prelevate alla foce del torrente. Ma il sindaco di Limone Risatti non ci sta e annuncia querele.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia