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Trenzano, topi nella chiesa crollata

Bianchi: «La situazione è intollerabile. Ad oggi non abbiamo potuto far nulla: la Soprintendenza ha imposto dei vincoli».
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È una vicenda paradossale quella dell’ormai ex chiesetta delle suore di Trenzano, crollata nel novembre 2010. Da tre anni e mezzo pezzi di legno e frammenti di mattoni sono in bella mostra in un angolo del centro (vicolo San Gottardo) a due passi dal Municipio e dalle scuole. I topi ci «sguazzano» e qualcuno ha addirittura scambiato la zona per una discarica.

La situazione non è più tollerabile. Lo pensa anche il sindaco Andrea Bianchi che finora, così dice, ha avuto le mani legate: «Ad oggi non è stato possibile mettere mano alla struttura poiché la Soprintendenza ha imposto dei vincoli e attende eventuali sviluppi della denuncia avanzata, dalla stessa Sovrintendenza, nei confronti dell’ex parroco (don Fortunato Patroni), per non aver provveduto alla manutenzione dell’edificio, e verso la mia persona, per aver richiesto e ottenuto l’abbattimento di una porzione pericolante della chiesa».

«Il muro - precisa il primo cittadino - venne abbattuto in seguito a una circolare del Ministero dell’Interno, giuntami dopo che i vigili del fuoco segnalarono al Ministero stesso il pericolo di crollo sulla strada. A distanza di anni, nei miei confronti, non risultano carichi pendenti: ora verificherò se l’intero procedimento è stato archiviato. Se così fosse non ci dovrebbero più essere problemi per l’intervento di ripristino delle condizioni igienico-sanitarie minime».

Per il sindaco Bianchi, insomma, non si può più attendere. La scorsa settimana alcuni rappresentanti della Soprintendenza hanno eseguito un sopralluogo tra le macerie. Alla Soprintendenza ora il primo cittadino invierà una relazione utile a ricostruire i fatti accaduti dal 2010 a oggi.

 

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