Bassa

Orzinuovi, Ferdinando non ce l'ha fatta

Gravemente ferito nell'esplosione del Mangimificio, l'operaio di Paratico è morto ieri a Genova dove era ricoverato.
video
AA

Da lunedì scorso la sua vita era appesa a un filo, che ieri si è spezzato. Ferdinando Gatti non ce l'ha fatta. L'operaio 49enne rimasto coinvolto col collega Davide Siroli (entrambi di Paratico) nell'esplosione della «Mangimi Brescia» di Orzinuovi del 23 luglio non ha superato le conseguenze delle gravi ustioni e le complicazioni post trauma ed è morto poco prima delle 20.
La notizia si è diffusa nella serata nel centro del Sebino suscitando dolore e rammarico. «Siamo profondamente dispiaciuti», ha commentato il vice sindaco di Paratico Carlo Tengattini. «Perdiamo una persona stimata e l'intera comunità si stringe commossa alla famiglia segnata dalla tragedia. Il pensiero va anche a Davide, che invece prosegue la sua battaglia per la vita».
Ferdinando Gatti - che lascia la moglie Serena e le figlie Francesca e Chiara - era ricoverato al Centro grandi ustioni dell'ospedale San Martino di Genova.
Nella giornata di oggi, o al più tardi domani, la salma dovrebbe essere sottoposta all'autopsia. Al momento non è stata ancora decisa la data dei funerali che si terranno nella chiesa parrocchiale di Paratico. Ferdinando Gatti - con il collega 21enne Davide Siroli, entrambi operai della ditta Smac srl di Paratico - era rimasto coinvolto nell'esplosione di un silos che i due stavano smantellando. Nel centro specializzato dell'ospedale Bufalini di Cesena, intanto, continua a lottare per la vita il giovane Davide Siroli.
Quello che ha colpito Ferdinando Gatti è il sesto infortunio mortale sul lavoro da inizio anno.

Leggi l'articolo completo sull'edizione del Giornale di Brescia di oggi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia