Altri profughi in arrivo in Valcamonica

Il sindaco di Corteno Golgi ha ricevuto una telefonata: ne sono attesi 40-50, saranno ospiti per 30 giorni al massimo della casa per ferie Oasi, nel centro del paese
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Sui numeri, non c'è certezza. Tra i 40 e i 50 o forse più. Ma sull'arrivo di nuovi profughi in Valcamonica sì. Mercoledì, saranno trasferite a Corteno Golgi alcune decine di immigrati, ospiti della casa per ferie Oasi, nel centro del paese. Quella che un tempo era la residenza delle suore e che ora è stata trasformata in una struttura ricettiva leggera da circa 70 posti letto, con una nuova gestione, ha dato la disponibilità ad accogliere un elevato numero di persone. I conduttori confermano di aspettare 50 profughi e di aver dato loro stessi la disponibilità.

Il sindaco Martino Martinotta è stato avvertito lunedì alle 14 da una telefonata della Protezione civile di Milano. «Altro non so - afferma - perché mi hanno detto che il Comune non ha competenze e non può e non deve far nulla. Dicono che saranno in 40 e che saranno accompagnati da un'unità della Croce rossa, che si occuperà delle necessità. Nemmeno le forze dell'ordine erano informate». Secondo quanto riportato al primo cittadino, gli immigrati dovrebbero fermarsi a Corteno massimo trenta giorni, per poi essere trasferiti altrove, un po' com'è successo per i profughi della Val Palot. Nella località montana di Pisogne, nel frattempo, sono arrivati domenica altri 15 ragazzi.

 

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