Uccise la figlia disabile, condannata a 10 anni

Condanna di 10 anni a Concetta Cottone, l'anziana madre che il 29 dicembre dello scorso anno uccise la figlia disabile.
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Condanna di 10 anni a Concetta Cottone, l'anziana madre che il 29 dicembre dello scorso anno uccise la figlia disabile. Questo quanto deciso nella sentenza emessa dal gup Cesare Bonamartini al termine del rito abbreviato. Guidicate prevalenti le attenuanti sulle aggravanti,anche se la 77enne di San Polo per il perito incaricato dal gup Bonamartini era capace di intendere e volere negli istanti in cui si consumò la tragedia. Quindi imputabile e condannabile, come infatti è avvenuto. l sostituto procuratore Claudio Pinto aveva chiesto sedici anni di reclusione.

Alle bastonate che hanno ucciso Assunta Arceri, 47enne figlia con problemi psichiatrici, Concetta Cottone il 29 dicembre di un anno fa è arrivata per una scintilla apparentemente banale. La figlia, in cura dai medici del reparto psichiatrico dell'ospedale di Montichiari, non si limitò ad ingerire la pasticca prevista dalla nuova cura, ma l'intero blister. Un gesto davanti al quale la madre si sentì disarmata, aggredita dall'ennesima difficoltà.

Nel suo lungo e solitario calvario la donna, rimasta vedova all'inizio degli anni Novanta, ha dovuto affrontare prove ben più drammatiche. Ha dovuto superare il suicidio di una figlia disabile; i gravi problemi di salute mentale dell'altra, la vittima. Ha dovuto far tutto questo senza poter contare sul sostegno di un marito e di un padre. Si è trovata al cospetto di un'impresa che ha minato irreversibilmente la sua resistenza e permesso ad un'inezia di innescare la tragedia.

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