Segregata in casa, liberata dalla e-mail del marito

I familiari della donna non volevano che si ricongiungesse con il consorte
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Un'e-mail ha ridato la libertà ad una 26enne pakistana che i genitori tenevano forzatamente chiusa in casa, contro la sua volontà, priva del cellulare e dei documenti personali.

La donna, infatti, si era sposata con con rito musulmano circa un mese fa in Francia con un pakistano. Tuttavia la famiglia della 26enne avrebbe voluto che andasse in sposa ad un altro uomo. Ecco perché i familiari si erano preoccupati di ricondurla a Brescia e, per evitare che potesse ritornare dal marito in Francia, le avevano tolto tutto, telefono e documenti, tenendola di fatto controllata in ogni suo movimento.

Ma il marito, preoccupato per non averla più sentita, ha così deciso di scrivere alla Questura di Brescia segnalando il timore che la propria moglie fosse costretta in casa.

A quel punto gli agenti della Squadra mobile hanno provveduto alle verifiche del caso trovando di fatto la donna come aveva detto il marito. La 26enne a quel punto è stata trasferita in una struttura protetta in attesa di ricongiungersi al consorte.

I famigliari sono stati denunciati per reato di violenza privata.

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