Protesta sulla gru, il Prefetto: "Nessun permesso ai clandesitini"

Continua la protesta degli immigrati contro quella che viene definita la "sanatoria truffa". In programma per oggi una manifestazione autorizzata. Il Prefetto Livia Narcisa Brassesco Pace ha annunciato: "Nessun permesso ai clandestini".
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E' passata una settimana e continua la protesta degli immigrati contro quella che viene definita la "sanatoria truffa". In programma per oggi una manifestazione autorizzata per le vie del centro. Intanto però c'è stato l'intervento del Prefetto Livia Narcisa Brassesco Pace, che oltre a invitare i sei manifestanti a scendere dalla gru ha detto: "Nessun permesso ai clandestini".

"Siamo pronti a stare qui un anno, abbiamo la forza e il coraggio", ha detto uno dei sei immigrati ancora sulla gru, che ormai vivono da sabato pomeriggio all'interno del cantiere in San Faustino a 35 metri di altezza. E se i promotori della manifestazione di sabato, con un corteo autorizzato che partirà da piazza Loggia alle 15 per poi snodarsi nelle vie del centro, assicurano che sarà pacifica, un immigrato precisa: "Se saranno usate cattiveria e violenze nei nostri confronti, stavolta le restituiremo".

Venerdì pomeriggio sulla vicenda è intervenuto il Prefetto di Brescia Livia Narcisa Brassesco Pace, che ha invitato formalmente i sei manifestanti a scendere dalla gru in quanto occupano abusivamente un luogo pubblico, sottolineando che solo abbandonando la protesta non peggioreranno la loro situazione. Inoltre il Prefetto è stato chiaro su un altro punto: "Nessun permesso ai clandestini".

A rimbalzare è anche la polemica per i costi del cantiere bloccato: "I danni per l'interruzione straordinaria delle attività - ha detto il presidente di Brescia Mobilità Valerio Prignachi - si attestano sui 25mila euro al giorno".

La protesta degli immigrati comunque prosegue e giovedì nel presidio di Porta Pile c'è stato anche un concerto in segno di solidarietà con i manifestanti.

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