La protezione dei Patroni commuove la città

La città ha chiesto protezione attraverso il sindaco, i santi Patroni hanno risposto. Il galero, prezioso copricapo rosso, che sino al 1400 veniva donato ai reggenti del Comune di Brescia, è tornato in Loggia dove verrà custodito con devozione.
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La città ha chiesto protezione attraverso il sindaco, i santi Patroni hanno risposto. Il galero, prezioso copricapo rosso, che sino al 1400 veniva donato ai reggenti del Comune di Brescia, è tornato in Loggia dove verrà custodito con devozione.

La cerimonia «Ab omni malo» o del «capèl» ha riunito sabato sera molti cittadini al seguito del corteo, partito dalla parrocchia di San Faustino. Una carrozza, preceduta dalla banda di Bedizzole, dagli alpini con le fiaccole, da Croce Rossa e Croce Bianca e dai soci della Cavallerizza, ha percorso il tratto del centro storico sino ai gradini della casa municipale.

Ad attendere don Armando Nolli, accompagnato dal presidente del Consiglio comunale, Simona Bordonali, e dal presidente della Circoscrizione Centro, Flavio Bonardi, il sindaco Adriano Paroli e la Giunta. Deposto su un cuscino damascato, il galero rosso è passato nelle mani del primo cittadino, visibilmente commosso, come la gente accorsa numerosissima in piazza.

«Un ringraziamento a tutta la città e a don Nolli che ha voluto, con la Confraternita tutta, compiere questo atto profondo e concreto», ha esordito l'on. Paroli. Non una rievocazione storico-folclorista, dunque, ma autentico momento di partecipazione. «In questo gesto c'è tutta l'umiltà e la consapevolezza - ha continuato il sindaco - di aver bisogno della guida divina perché questa è la condizione degli uomini».

La richiesta di protezione patronale era stata presentata domenica scorsa durante la celebrazione eucaristica in San Faustino. «Una persona che crede, che prega - ha aggiunto don Armando Nolli - sa che Dio ci accompagna. Cittadini e amministratori sono sollecitati a pregare insieme, a creare comunione reciproca, a rinnovare la richiesta di protezione sulla città e sulla terra bresciana».

Davanti al gonfalone della Confraternita dei Santi Patroni - rifondata nel 2010 per dare alla festa una dimensione più profonda, spirituale - la banda cittadina «Isidoro Capitanio» ha intonato l'inno nazionale affidato alle voci del coro lirico Verdi, con la partecipazione emozionata dei presenti in piazza Loggia.

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