In piazza Vittoria i Bibì Bibò al posto del Bigio

I bitostati sul piedistallo al posto della statua: la trovata di marketing per i sessant'anni della Valledoro.
AA

Alzi la mano chi vuole che il Bigio ritorni il piazza. Alzi la mano chi non vuole che il Bigio venga riportato in piazza. Alzi la mano chi ha mangiato almeno una volta nella vita un Bibì Bibò. Cosa c'entra? Niente. Ma a Giulio Zubani, patron della Valledoro, è venuto in mente che dopo tante discussioni sulla statua è meglio pensare a qualcosa che non faccia litigare. Tipo i bitostati, sconosciuti fuori dai confini bresciani, ma molto popolari dalle nostre parti, associati ai ricordi della nonna o alle prime sgranocchiate dei bambini. Allora eccoli, i Bibì Bibò, piazzati sul piedistallo da Barbara Tosi per la campagna pubblicitaria dei sessant'anni dell'azienda. Efficace, niente da dire, visto che strappa un sorriso e rimane impressa. E a pensarci bene i piccoli bitostati sono un simbolo condiviso, molto più del Bigio. A proposito del suo destino, l'ultima versione, scodellata dai saggi nominati dalla Loggia, è che dovrebbe essere mostrato alla città, ma non in piazza Vittoria. Dove? Boh. Anzi, Bibì Biboh.

Emanuele Galesi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia