In piazza per "la dignità di ogni persona"

Largo Formentone ha raccolto ieri molte donne e uomini - circa 500 le presenze al presidio -, uniti dalla voglia di «ristabilire la dignità di ogni persona, al di là dei colori politici». E la sorpresa che ha caratterizzato l'adesione bresciana alla manifestazione è stata proprio l'alta percentuale di presenze maschili
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Largo Formentone ha raccolto ieri molte donne e uomini - circa 500 le presenze al presidio -, uniti dalla voglia di «ristabilire la dignità di ogni persona, al di là dei colori politici». E la sorpresa che ha caratterizzato l'adesione bresciana alla manifestazione è stata proprio l'alta percentuale di presenze maschili.

«Nessuno avrebbe pensato ad un simile riscontro, in entrambi i giorni di protesta. Spero che ci sia un seguito e mi chiedo perché il Sindaco non abbia concesso la Piazza» ha dichiarato Donatella Albini di SeL.

Le hanno fatto eco tanti altri, da Grazia e Maria, ex insegnanti, ad Adriana, in piazza col marito: «Il Comune poteva concedere Piazza Loggia, atto avvenuto non solo in altre città d'Italia, ma anche all'estero». «Io lo definirei un affronto che la dice lunga sulle forze politiche che ci governano», sottolinea Cinzia. E dalla piazza di Largo Formentone - «a cui non sono state appese mutande, ma poesie di Alda Merini» -, si sono levate altre voci di donne bresciane: da Nicoletta, che rifiuta il modello della donna-merce, a chi, come Carla, insiste: «Di questo clima non se ne può più».

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