Terza domenica sulla gru

Le trattative sul cibo, ma anche il lancio di cemento e bottiglie piene d’urina dalla gru, hanno segnato la terza domenica della protesta. Via San Faustino è stata ripulita dai cocci di bottiglia e dai sassi lanciati durante il pomeriggio di guerriglia urbana scoppiata sabato, nel quale tra le forze dell'ordine sono rimaste ferite o contuse 22 persone, 18 carabinieri e quattro poliziotti. Le indagini sugli scontri hanno portato, fino ad ora, a due denunce in stato di libertà; altre persone che erano state accompagnate in questura sono state identificate.
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Le trattative sul cibo, ma anche il lancio di cemento e bottiglie piene d’urina
dalla gru, hanno segnato la terza domenica della protesta. Via San Faustino è stata ripulita dai cocci di bottiglia e dai sassi lanciati durante il pomeriggio di guerriglia urbana scoppiata sabato, nel quale tra le forze dell'ordine sono rimaste ferite o contuse 22 persone, 18 carabinieri e quattro poliziotti. Le indagini sugli scontri hanno portato, fino ad ora, a due denunce in stato di libertà; altre persone che erano state accompagnate in questura sono state identificate.

Gli incidenti sono avvenuti sabato pomeriggio durante la manifestazione di solidarietà verso i quattro immigrati ancora sulla gru, i quali da due settimane protestano per il mancato rilascio del permesso di soggiorno. Dopo il presidio in piazza Loggia, circa un migliaio di persone a cui si sono aggregati centri sociali e no global, si sono dirette verso via San Faustino, dove ad attenderli oltre alla zona transennata c'era un buon numero di poliziotti.

Una delegazione di coloro che hanno partecipato al presidio fin dal primo giorno è stata ammessa sotto la gru. Nonostante ciò sono partiti insulti, bottiglie e una bomba carta nel confronti delle forze dell'ordine, che ad un certo punto hanno prima lanciato dei bengala in aria, quindi spostato le transenne e caricato i manifestanti, che hanno risposto con bottiglie, altre bombe carta e sassi, mentre molti si sono rifugiati nella chiesa di San Faustino. Si sono vissuti attimi di tensione, ci sarebbero feriti lievi e persone fermate. Sul posto anche ambulanze oltre all'autoblindo della Polizia. Intorno alle 18.30 la situazione è tornata alla calma, con i manifestanti che sono stati fatti defluire lungo via Capriolo.

Il venerdì ha visto il ragazzo senegalese, Papa, abbandonare la gru: ad attenderlo a terra il padre Diaw, che non vedeva l'ora di abbracciarlo. Nella giornata poi sono stati diversi i tentativi di mediazione per far scendere anche Rachid, ma tutti andati a vuoto. In serata qualche momento di tensione quando i quattro hanno rifiutato il cibo della Caritas, con i sostenitori pronti invece a creare una catena umanitaria per portare quello fatto da loro. Decisivo l'intervento di don Toffari e don Corazzina: alla fine cibo caldo e coperte sono accettati.

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni: "La legge va rispettata. Se non ci sono i requisiti per ottenere il permesso di soggiorno magari si cambia la legge. Ma non è che possiamo, perchè uno si mette a fare gesti eclatanti, violarla. La legge - ha proseguito - è uguale per tutti. La sanatoria per colf e badanti è stata fatta e se uno ha fatto la domanda per essere ammesso e non è nè una colf nè una badante non vedo perchè gli debba essere concesso il permesso di soggiorno".

Maroni ha quindi aggiunto che "se è stato truffato da qualcuno, lo denunci e noi lo perseguiremo. L’unica cosa che mi da fastidio è dire che lo Stato ha truffato qualcuno. Non possiamo accettare il ricatto per violare la legge, mi pare una cosa assurda e inaccettabile che è evidente agli occhi di tutti".

Ecco chi sono i quattro ancora sulla gru.
RACHID
. Marocchino, 35 anni, ha lasciato la scuola dopo la prima media. In Italia ha
distribuito volantini.
SAJAD. Pakistano, 27 anni, è laureato e ha un master in lingue. È arrivato in
Italia tre anni fa.
ARUN. Pakistano, 24 anni, ha lavorato distribuendo volantini.
JIMI. Egiziano, 25 anni, tecnico informatico, ha lavorato come metalmeccanico fino ad agosto.

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