Il lungo lunedì di trattative fino alla discesa dalla gru

"Pronti a scendere questa sera se le stesse garanzie assicutate a noi quattro verranno estese a tutti gli altri immigrati a cui è stata rigettata la richiesta di permesso di soggiorno". Questo quanto hanno detto gli immigrati sulla gru lunedì ai loro legali. E' stato il momento della svolta.
AA

"Pronti a scendere questa sera se le stesse garanzie assicutate a noi quattro verranno estese a tutti gli altri immigrati a cui è stata rigettata la richiesta di permesso di soggiorno". Questo quanto hanno detto lunedì pomeriggio gli immigrati sulla gru ai loro legali. E' stato il momento della svolta.

E' andata quindi a buon fine la trattativa aperta domenica sera da Diocesi, Cgil e Cisl che hanno proposto agli immigrati sulla gru un documento con una soluzione concordata con le autorità. In esso si evidenzia che la protesta ha portato alla ribalta «a livello locale e nazionale l'esistenza di una rilevante questione circa i diritti degli immigrati, le istanze di regolarizzazione e l'assegnazione dei permessi». Si propone «un percorso per garantire la vostra discesa in sicurezza».
Tre i punti: «1) Vi saranno messi a disposizione legali da voi scelti, (...) presenti al momento della discesa ai piedi della gru (...). 2) Da quel momento il legale vi accompagnerà e assisterà in tutte le procedure di identificazione (...), e in tutte le azioni legali che in relazione a ogni singola posizione potranno essere esperite per ottenere benefici (...). 3) "In tale percorso vi verrà garantito un trattamento umanitario come già agli altri due fratelli scesi. I risultati da voi ottenuti quali la solidarietà e le iniziative anche parlamentari per modificare la legge non saranno così annullati. Le iniziative proseguiranno con un presidio autorizzato a Brescia e l'apertura di un tavolo istituzionale in Prefettura con la presenza di tutti coloro che vi sono stati vicini".

Lunedì mattina i rappresentanti della Chiesa bresciana e dei sindacati sono entrati nel cantiere facendo pervenire nuovamente il documento agli immigrati: la trattativa per farli scendere dunque va avanti con la presenza dell'avvocato che cura gli interessi dei quattro.Due manifestanti sono scesi di alcuni metri dal braccio e hanno iniziato a parlare, poi in giornata la trattativa è proseguita su più tavoli. Fino alla svolta delle 20.53, quando i quattro hanno toccato il suolo.


Sugli scontri di sabato in via San Faustino è intervenuto il questore Vincenzo Montemagno. "Chi non vuole risolvere questa situazione quando le parti sociali, i sindacati, la chiesa, i cittadini che stanno soffrendo per i disagi vogliono risolverla, nei limiti della legge? Chi ha portato questa gente a Brescia, che non meritava quello che sta avvenendo? Un gruppo di facinorosi ha attaccato programmaticamente carabinieri e polizia - ha detto il questore -. Si tratta di un attacco preordinato. Hanno lanciato sassi
portati da fuori, bombe carta, bottiglie, avevano con sè bandiere con stelle a cinque punte e mazze. Le forze dell’ordine, e la cosa è certificata dai filmati, non hanno accettato la provocazione non muovendosi per alcuni minuti. Poi dopo 4 minuti abbondanti lo hanno fatto rispondendo alle mie direttive precise".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia