Fumata nera alla diossina, tre indagati

Verso la chiusura delle indagini per la fumata nera fuoriuscita dal termoutilizzatore nell'agosto 2012.
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Si avvia alla conclusione l’inchiesta aperta in Procura in seguito allo sbuffo dal camino del termoutilizzatore che l’8 agosto di due anni fa, in seguito ad un black out di alcuni minuti, fece suonare insistentemente l’allarme.

Il fascicolo aperto sulla scrivania del pubblico ministero Claudio Pinto, che ha ereditato l’inchiesta dal collega Federico Bisceglia in seguito al suo trasferimento ad altra sede, sarebbe in via di definizione. Tre sarebbero le persone iscritte nel registro degli indagati. Per loro l’accusa sarebbe quella contenuta nel decreto legislativo 133 del maggio 2005. Si tratta di una contravvenzione quella prevista, con pene, in caso di condanna oblabili.

L’indagini, partita nelle ore immediatamente successive alla fumata, hanno appurato che quella colonna nera scappata dal camino dell’impianto di A2A conteneva inquinanti, diossina in particolare, oltre la norma. A stabilirlo era stata un’indagine di Arpa.

Approfondendo i controlli sul termoutilizzatore, la Procura avrebbe riscontrato anomalie anche sotto il profilo burocratico e autorizzativo. In quali termini sarà chiaro solo con la notifica dell’avviso di conclusione indagini.

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