Esplode cabina del metano, due feriti

Una tremenda esplosione e due feriti, dei quali uno è grave. È questo il bilancio dell'incidente avvenuto giovedì mattina al nuovo distributore dell'Ip di via Serenissma, in zona Sant'Eufemia, nelle vicinanze dello svincolo d'ingresso della tangenziale sud. Distributore nato per rifornire anche i mezzi a metano; ed è proprio nella cabina collegata a questo impianto che i tecnici di A2A stavano lavorando.
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Una tremenda esplosione e due feriti, dei quali uno è grave. È questo il bilancio dell'incidente avvenuto giovedì mattina al nuovo distributore dell'Ip di via Serenissma, in zona Sant'Eufemia, nelle vicinanze dello svincolo d'ingresso della tangenziale sud.
Distributore nato per rifornire anche i mezzi a metano; ed è proprio nella cabina collegata a questo impianto che i tecnici di A2A stavano lavorando.
 
I due operai stavano eseguendo un'operazione di spurgo delle tubature prima di collegare i contatori, e far così partire le pompe. Ma all'improvviso, poco dopo le nove, l'inatteso. Uno scoppio risuona nell'aria ed una fiammata investe in pieno uno dei due tecnici, quello che si trova in quel momento all'interno delle sbarre della cabina; l'altro riesce ad allontanarsi e verrà colpito solo leggermente alla schiena. Il più grave risulta così essere Sergio Bertazzi, cinquantenne originario di Roncadelle, ma ora residente in città con la famiglia, il collega è Leone Bonometti che invece abita a Ospitaletto.

«Una scena incredibile - ha raccontato uno dei dipendenti della nuova stazione -, all'improvviso abbiamo sentito un'esplosione, nemmeno il tempo di renderci conto dell'accaduto ed abbiamo visto uno dei due tecnici trasformato in una torcia umana. Subito siamo corsi verso la cabina per soccorrerli entrambi, anche il secondo infatti aveva delle ustioni su collo e braccia. Ma il poveretto investito dalla fiammata è apparso subito in condizioni molto gravi: ho visto la pelle che letteralmente gli colava. Il problema è che non sapevamo cosa fare. È stato lui stesso a togliersi la maglietta e poi ad andare a bagnarsi con dell'acqua. Poi ovviamente abbiamo subito chiamato il 118».
A conti fatti, continua l'operaio, poteva anche andare molto peggio. «Perché se lo scoppio anziché essere alimentato da metano (volatile) lo fosse stato dal gpl (che si propaga a terra) sarebbe stata veramente un'apocalisse». Tornando a ieri mattina, sul luogo sono immediatamente arrivate due ambulanze ed un'auto medica, oltre ai Vigili del Fuoco ed agli agenti della Stradale.

Bertazzi è stato ricoverato al reparto Chirurgia plastica dell'Ospedale civile, prognosi di 40 giorni: per lui ustioni del secondo e terzo grado su viso e torace; il collega Bonometti è stato invece soccorso alla Poliambulanza, nel suo caso sette giorni di prognosi ma è stato già dimesso.

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