Elena: «Convincerò il mondo a comprare una Ford»

La bresciana Elena Cortesi nuovo top manager della comunicazione del colosso Ford
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L’appuntamento telefonico (preso una settimana prima, per e-mail) è alle 16. Alle 16.01 il telefono squilla. Complimenti, puntualessima: «E vorrei vedere - ride Elena - sono una bresciana che lavora in Germania, a Colonia...».

In linea c’è Elena Cortesi, bresciana, 48 anni, Direttore Earned e Social media di Ford Europa. Ma quando leggerete queste righe, Elena sarà già seduta alla sua nuova scrivania (anche se, in realtà, seduta sta poche volte) a Dearborn, nel Michigan, vicino a Detroit, dove ha assunto un ruolo di vertice assoluto nell’ambito della comunicazione del colosso statunitense dell’automobile.

La carica ufficiale è quella di Corporate communications manager di Ford Motor Company. Coordinerà i team di Ford e WPP (colosso mondiale della pubblicità) che lavorano alla comunicazione globale del marchio dell’Ovale blu, articolata su quattro pilastri: qualità, rispetto per l’ambiente, sicurezza e «smart» (che potremmo tradurre come progettualità). Suo referente sarà Ray Day, vice presidente della comuniocazione Ford.

Ma come è arrivata questa ragazza bresciana degli Anni Sessanta al cuore del sistema dell’automobile mondiale? «Lo devo - racconta Elena - a due componenti fondamentali della mia vita, la mia meravigliosa famiglia e la mia passione per le lingue». Nell’agosto del 1965, la famiglia Cortesi è in vacanza a Collio: mamma aspetta un figlio e, questo, una femmina già molto vivace, non attende la fine delle ferie per nascere. Così, d’urgenza, Elena nasce a Brescia. È la femmina più piccola di una schiera di figli davvero nutrita: ben cinque sorelle e due fratelli.

«Papà si trasferì per lavoro a Milano, come dirigente del Comune - racconta Elena - e questo mi consentì di esercitare la mia passione di sempre, le lingue straniere: entrai in una scuola sperimentale di tipo americano, che responsabilizzava tantissimo gli studenti, con puntuali verifiche mensili delle capacità acquisite».

Nell’86, la famiglia torna a Brescia (dove vivono praticamente ancora quasi tutti i suoi membri), ma Elena, ormai è lanciata negli studi di Business administration ad Atlanta, a cui seguono un Master in Economia aziendale alla Bocconi ed uno in Marketing alla Duke University di Londra. Parla fluentemente inglese e francesce (e, adesso, anche il tedesco) ed è sempre attirata dalla possibilità di conoscere culture diverse.

«Il mio primo lavoro - continua Elena - inizia a 23 anni, nel 1988, in Poltrona Frau, allora ancora azienda privata di altissimo livello. Rimango lì per quattro anni, entrando in contatto con grandi designers ed occupandomi della parte corporate con un occhio di riguardo ai clienti individuali». Il ’92 è in parte sabbatico, dedicato alla «esplorazione» della Cina («il mondo va conosciuto, no? ...»).

Nel ’93 l’approdo alla Avio Interiors, a Latina, la cui proprietà investe in ingegno e risorse, sino ad ottenere la certificazione da Boeing ed Airbus. «Come responsabile commerciale, opero a stretto contatto con svizzeri ed israeliani, maniacali sulla certificazione; ma, non credere, anche la Royal Air Maroc non era da meno. Il settore aeronautico allarga ulteriormente la mia conoscenza del mondo, così, a fine 1999, quando un cacciatore di teste mi contatta per un ruolo dirigenziale da affidare ad una donna da far crescere in azienda in Ford Italia, accetto».

Le cose vanno subito benissimo, viste le caratteristiche manageriali di Elena; «Ho sviluppato un bellissimo rapporto col presidente di Ford Italia di allora, Andrea Formica e devo ringraziare anche Massimo Paganesi e Gaetano Thorel (attuale vice presidente marketing di Ford Europa, ndr) per il loro contributo alla mia formazione nel mondo dell’automotive».

La carriera in Ford Italia è rapida; Elena occupa posizioni di rilievo nel settore vendite, marketing e flotte. Dal 2006 al 2012 è Direttore della comunicazione e delle relazioni esterne e a febbraio 2012 diventa Direttore earned e social media di Ford Europa, a Colonia (e nel 2013 è stata premiata con l’Eurostar Award come Best Social Media Executive nel settore auto). Adesso, come detto, il salto al vertice, negli States.

Il suo compito-obiettivo è veicolare messaggi Ford imperniati su canali diversi da quelli tradizionali, appunto i social media, per avvicinare e convincere consumatori che, altrimenti, non avrebbero interesse per l’auto.

«Su You Tube - spiega - trecentomila persone hanno visto, ad esempio, il concerto Ecosport Live (che promuoveva il nuovo suv compatto Ford- ndr) a Barcellona, in cui si sono esibiti talenti musicali di dieci Paesi diversi». Altri video, poi, spiegano e spiegheranno i contenuti che portino a scegliere una Ford, in tutto il mondo. Adesso il suo futuro disegna un ruolo ponte tra comunicazione e marketing mondiali, sempre più in sinergia.

Ma a Brescia, ogni tanto, torni? «Certo, appena posso, perché qui c’è quasi tutta la mia famiglia, compresi i miei sette nipoti». (Ah, la firma non generi facili ironie su presunti favoritismi, siamo solo omonimi).

Massimo Cortesi

 

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