Duomo, prosegue il presidio degli immigrati

La "protesta della gru", ripresa sabato da un centinaio di immigrati che hanno allestito un presidio sul sagrato del Duomo per la mancata concessione dei permessi di soggiorno, prosegue in attesa di novità dalla Prefettura. Dopo la nottata, con manifestanti in numero ridotto, in mattinata una cinquantina di stranieri è tornata davanti alla Cattedrale.
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Sei mesi dopo la "protesta della gru" torna a farsi sentire a Brescia. Un centinaio di immigrati infatti, che protestano per la mancata concessione dei permessi di soggiorno, hanno attuato sabato mattina un presidio sul sagrato del Duomo. Presidio che, con il placet del vescovo Monari, continuerà ad oltranza in attesa di novità dalla Prefettura. E così è stato nel corso della notte tra sabato e domenica: nella prima mattinata, infatti, un piccolo gruppo di immigrati si trovava con gli striscioni gialli - il giallo è sin dai giorni della gru il colore simbolo della protesta - sui gradini della Cattedrale. Il loro numero si è fatto poi via via più numeroso col passare delle ore. In tarda mattinata se ne contavano almeno una cinquantina.

L'INIZIO DEL PRESIDIO - Tutto ha avuto inizio intorno alle 12 di sabato quando gli immigrati, reduci da un infruttuoso incontro in Prefettura riguardo alla concessione dei permessi di soggiorno, arrivano in piazza Paolo VI. Succede quasi pr caso: un centinaio di manifestanti salgono sul sagrato del Duomo di Brescia e decidono di iniziare il presidio.

Nessuna tensione, il clima è pacifico: striscioni e cartelli vengono appoggiati sui gradoni, la piazza si popola di curiosi divisi tra la protesta degli immigrati e le auto storiche, presenti in città per la punzonatura in attesa di iniziare la Monte Maddalena Classic. Gli immigrati precisano di non voler attuare alcuna protesta contro la Chiesa, alla quale anzi riconoscono la vicinanza nei "giorni della gru".

IL DIALOGO COL VESCOVO - Intorno alle 14 di sabato il Vescovo di Brescia Luciano Monari arriva sul sagrato della chiesa per parlare con i manifestanti. E' il primo di due colloqui, nel quale il Vescovo esprime solidarietà, ma anche perplessità per l'azione. Alla fine però si arriva ad un punto di incontro: i manifestanti possono rimanere sul sagrato, a patto di non attaccare cartelli e striscioni e soprattutto a patto di non impedire l'accesso al Duomo ai fedeli.

 LA PRIMA NOTTATA - Gli immigrati, in numero ridotto, hanno trascorso la nottata sui gradini della Cattedrale. Una nottata che è trascorsa tranquilla così come già la giornata di sabato. I manifestanti chiedono al Prefetto un incontro per lunedì, e non come previsto venerdì prossimo. Per ora restano in attesa. Intanto la piazza è tornata affollata di fedeli giunti per le varie funzioni in Duomo Nuovo e Duomo Vecchio e da numerosi turisti, sorpresi per la presenza dei manifestanti. Sul sagrato anche uno stand della Croce Bianca, per nulla ostacolato dalla protesta.

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