Dell’Osso: Non c'è crisi per crimine e ’ndrangheta

Giovedì l’insediamento negli uffici giudiziari di via Lattanzio Gambara «Mi impegnerò per avere la Dia e più organico»
Nuovo Procuratore: Brescia nel mirino della 'ndrangheta
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«Bisogna tenere la guardia molto molto alta. Perché la realtà criminale non conosce nessuna recessione, nessuna depressione ma anzi ha una sensibile progressione». Il nuovo procuratore generale, Pierluigi Maria Dell’Osso, nel giorno del suo insediamento negli uffici giudiziari bresciani, non ha esitazioni nell’affrontare il tema delle infiltrazioni della ’ndrangheta in Lombardia e nella nostra provincia nello specifico.

Una realtà che ben conosce dal momento che fin dalla sua nascita - a fine 1992 inizio 1993-, ha sempre fatto parte della Direzione o Procura nazionale antimafia, dove ha maturato una grande esperienza.

«In questi ultimi vent’anni ho coordinato le Procure distrettuali antimafia di Brescia e di Milano e ho pure avuto il coordinamento di tutte le Procure distrettuali del Nord Italia». Un incarico lasciato proprio mezzora prima di varcare la soglia del Palagiustizia di via Lattanzio Gambara, come ha sottolineato nella chiacchierata con i giornalisti. Ai quali non esita a riferire le sue considerazioni: «La Lombardia è la prima regione d’Italia, ed è alle prese con un evento come l’Esposizione universale del 2015. E anche come componente della commissione prefettizia di sorveglianza sulle infiltrazioni mafiose, posso dire che si tratta di un evento che attira fortemente la malafinanza e le consorterie criminali italiane e straniere che vedono nell’evento grandi possibilità di accumulare ricchezze illecite e di riciclare il denaro sporco».

 

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