Beppe Grillo: «In politica solo gente per bene»

Alla festa 5 Stelle a Roncadelle irrompe Grillo, accolto come una rock star mentre urla i suoi «comandamenti» per migliorare l'Italia.
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Ha brillato, e urlato, venerdì alla festa 5 Stelle. Nella serata di luna piena in cui tre sindaci grillini avrebbero dovuto raccontare la loro storia ai bresciani, nell'ambito della festa del movimento a Roncadelle, a emergere su tutti, non solo per la sua voce sparata, ma anche per il fatto che è davvero salito in piedi sulla panca, è stato Beppe Grillo. Arrivato un po' a sorpresa - annunciato da una mail ieri pomeriggio - il leader del movimento è entrato al parco delle Montagnette come una rock star, con la gente a gridare il suo nome. Ha mangiato pane e salamina, «anche se erano più gustosi alla festa dell'Unità», e poi ha offerto ai presenti una spremuta della sua strategia per cambiare l'Italia.

Il movimento, anzitutto, nasce per «mettere le persone per bene nei posti dove ci dovrebbero stare le persone per bene» e perciò nelle istituzioni, nello Stato, nelle società pubbliche. E poi via, con i «comandamenti grillini». Se il movimento dovesse vincere le elezioni politiche, e quindi entrare in Parlamento, la prima cosa da fare è «inserire in Costituzione gli strumenti attraverso i quali i cittadini possono far sentire la loro voce: il referendum senza quorum e il voto di preferenza ancorato, non che ogni partito si fa la sua legge prima delle elezioni». Se attacca spavaldo, Beppe Grillo, nel suo mini-comizio, si permette subito un «bagno d'umiltà»: «Non sarà facile cambiare le cose, ma ogni cittadino deve fare qualcosa, sarà dura, sbaglieremo anche noi e ci saranno Scilipoti anche da noi, perché non cambiamo l'animo umano, ma ci proviamo».

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