Anffas, ladri rubano le bici dei ragazzi disabili

Aiutavano i ragazzi ad acquisire le competenze necessarie per i piccoli spostamenti quotidiani nel quartiere.
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Non è solo il furto dei beni di una Onlus. È molto peggio. È il togliere ad un gruppo di disabili una delle opportunità di guadagnare una parte di autonomia, di vivere nel quartiere come ogni altro cittadino. Un gesto odioso, che indigna.

L'altra notte ladri senza scrupoli sono penetrati nella sede dell' Anffass Fopab Onlus di via Michelangelo a San Polo e hanno fatto sparire una decina di biciclette, parcheggiate sotto una tettoia sul retro della struttura. «Erano le bici che dal 2009 usavamo per il progetto Bike - ha spiegato la presidente Maria Villa Allegri -, una serie di attività per permettere ad alcuni ragazzi disabili di seguire un percorso che li porti ad acquisire le competenze necessarie per i piccoli spostamenti quotidiani nel quartiere oppure per qualche gita in gruppo. E i risultati che stavamo ottenendo erano davvero significativi».

Il giorno dopo la scoperta del furto, tra gli operatori e il personale che ogni giorno lavora con i disabili c'è incredulità e rabbia. «Non è il valore economico delle biciclette che avevamo ricevuto con una serie di donazioni - ha proseguito la presidente Villa Allegri -, è la triste considerazione che non c'è più rispetto neppure per chi si spende per chi è in difficoltà». Accanto al comprensibile umore nero però c'è la voglia di ricominciare, di non interrompere il percorso formativo dei ragazzi disabili e quindi di rimetterli in sella il prima possibile: «Qualsiasi aiuto è prezioso per noi. Famiglie o aziende che avessero biciclette in buono stato da donarci ci permetterebbero di ripartire».

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