Garda

Maxi albergo in zona lido: il progetto rivisto non piace

Il mega albergo al Lido è stato di nuovo bocciato dalla Soprintendenza.
AA

Nemmeno il progetto rivisto piace: il mega albergo al Lido è stato di nuovo bocciato dalla Soprintendenza. Oltre che dal Comune di Desenzano, da quello di Padenghe, dal Comitato parco delle colline moreniche e dalle minoranze consiliari lonatesi presenti alla seconda conferenza dei servizi indetta per la valutazione ambientale strategica del progetto. Dovrebbe trovare spazio sul confine con il Plis di Desenzano e confinare a nord con Padenghe: almeno 15 milioni di investimento, sarebbe un albergo con spa, sala convegni, bar e ristorante

Sotto al municipio gli striscioni manifestavano in modo vistoso le perplessità dei detrattori; in sala ci hanno pensato le loro voci. 
La prima conferenza dei servizi si è tenuta lo scorso 18 febbraio: sono state presentate alcune prescrizioni e Massimo Marai, l’architetto della società proponente, la Urbani e Gobo, ha illustrato come sia stato modificato il progetto originario per andarvi incontro. Modifiche che non sono bastate per ottenere il placet dell’assemblea.

La Soprintendenza chiedeva che l’area boschiva alle spalle del nuovo edificato venisse preservata e la riduzione dell’impatto visivo della struttura. Ma il progetto presentato «ancora non risponde per estensione e consistenza - spiega la funzionaria della Soprintendenza Mara Colletta -. La nuova proposta, pur eliminando tutto l’interrato, satura l’area con volumi notevoli. La soluzione appare critica dal punto di vista paesaggistico e per il consumo di suolo».

Più di così, però, secondo Marai non si poteva fare: «Abbiamo tolto i volumi sotto terra e abbassato le strutture, che ora sono più basse rispetto al Bristol, e abbiamo lasciato i coni ottici e la zona boschiva alle spalle dell’edificato. Eliminare gli spazi fuori terra comporterebbe una riduzione troppo consistente delle possibilità di gestione finanziaria». Per Daniela Carassai, del gruppo di minoranza Ritrovo Lonato, il nuovo progetto sarebbe addirittura peggiorativo: «Vero che sotto terra sono stati tolti 5mila metri cubi, ma sono stati trasferiti fuori terra e la volumetria è passata da 24 mila a 30mila metri cubi: aumenta anche il numero delle stanze, da 153 a 160». Sulla stessa linea anche Rossella Magazza, Cinque Stelle.

Contrari anche Padenghe (per ragioni di carattere ambientale e viabilistico) e Desenzano. Lo stesso dicasi per il Comitato parco colline moreniche: «Nessuno dice che lì non si debba far nulla, ma continuiamo a guardare ad un piano di valorizzazione organico». In ottobre ci sarà la terza conferenza dei servizi. Nel frattempo il progetto potrebbe subire modifiche. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia