Garda

L'esercitazione militare che ha risvegliato l'incubo terrorismo

Paura tra Lonato, Bedizzole, Calcinato e Mazzano per un'esercitazione militare imprevista
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Soldati a piedi, muniti di torce tra le campagne, camionette agli angoli delle strade, almeno due elicotteri nei cieli tra Lonato, Bedizzole, Calcinato e Mazzano: si trattava, come si è scoperto soltanto dopo, di un’esercitazione militare, denominata «Muflone», in corso nel Veronese - con coinvolgimento tra gli altri della Brigata Paracadutisti «Folgore» - e sconfinamento (non previsto in origine) tra la sera e la notte nel Bresciano. 

Chi li ha incrociati e i tantissimi che hanno sentito gli elicotteri sopra i tetti, si sono però presi un grande spavento e nella tarda serata di venerdì, così come per buona parte della notte, l’allarme si è diffuso in rete: il clima di questi tempi è tesissimo e Facebook ha raccolto centinaia e centinaia di commenti divisi tra la preoccupazione e la leggerezza, tra battute scherzose e serie riflessioni. 

Le Amministrazioni comunali non sapevano nulla. Sia a Calcinato, sia a Bedizzole: «Nessuno ci ha informato - spiega il primo cittadino calcinatese Marika Legati -. Leggendo in rete i commenti e sentendo gli elicotteri sopra casa ho cercato notizie e in forma non ufficiale mi è stato detto che si trattava di una vasta esercitazione militare». 
Lo stesso è valso per il sindaco di Bedizzole Giovanni Cottini: «Al Comune non è arrivata alcuna comunicazione. Ho saputo che non si trattava di nulla di serio da parte del comandante della Polizia Locale, Patrizio Tosoni», il quale ha confermato che le operazioni in corso fossero «parte di un’esercitazione in atto in questi giorni tra Peschiera e Mazzano, con l’impiego di diversi mezzi, su terra e in aria».

Cottini esprime rammarico: «Questi non sono giorni facili - dice - e mettere in allarme la popolazione sarebbe da evitare. Per questo avrei preferito essere informato e poter così rassicurare i miei concittadini in ansia». Ed erano in molti. Qualcuno ha pensato che cercassero un disperso o un fuggiasco, altri che fosse in corso una retata. 

I più però hanno ipotizzato un blitz antiterrorismo: «Ho pensato a una persona braccata, a delle esercitazioni, ma pure a chi nel mondo vive così tutti i giorni e sa che può morire da un momento all’altro - scrive Daniela -. Spero che sia la prima e l’ultima volta che ci è dato di vivere come oggi, senza sapere cosa succede»..

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