Garda

Cade la Giunta, insulti per strada ai consiglieri

Nei giorni scorsi apparsi insulti ai consiglieri che hanno ritirato l’appoggio alla Giunta di Soiano
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Il clima a Soiano è ancora degno della stagione: rovente. E non hanno contribuito a renderlo più fresco gli striscioni rinvenuti nei giorni scorsi qui e là per il paese. Tema unico: i tre consiglieri che, togliendo il loro supporto alla maggioranza, hanno portato il Comune verso il commissariamento.

Insulti e accuse vergati a spray nero sulle lenzuola e affissi, poi, al Belvedere, al centro sportivo, davanti al municipio e nei pressi dell’hotel Monastero. Serve un passo indietro: sabato 12 agosto è caduta l’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Previ. Non essendo riusciti ad approvare nei tempi l’assestamento di bilancio, il Consiglio comunale è stato dichiarato sciolto. A determinare l’insuccesso è stato il voto contrario sia delle minoranze, sia dei tre consiglieri da poco fuoriusciti dalla maggioranza: Mara Bonomelli, Sergio Maggi e Marco Canziani. I tre, vedendosi negata la richiesta di un rimpasto in Giunta, hanno quindi detto il loro «no».

Tirandosi addosso l’ira di ignoti che, muniti di bombolette, li hanno resi loro malgrado protagonisti degli striscioni. «Un gesto volgare - commenta Mara Bonomelli - per il quale ci siamo già rivolti alle autorità presentando denuncia contro ignoti. La polizia locale ha rimosso tutti gli striscioni ponendoli sotto sequestro: ora confidiamo nei nastri delle telecamere di videosorveglianza per identificare gli autori».

Anche il sindaco Previ, tutt’ora in carica in attesa dell’arrivo del commissario, si è espresso sull’accaduto: «Gli striscioni, pur riprovevoli per gli insulti, sono stati tuttavia il modo di manifestare di alcuni soianesi, alquanto indignati per le loro irresponsabili decisioni, che avranno pesanti conseguenze per tutta la comunità».

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