Economia

"Le imprese sono lasciate sole"

"Da soli non usciamo dalla crisi". Lo ha detto Francesco Franceschetti, presidente della Piccola industria di Aib, nel corso dell'annuale assemblea. Gli industriali hanno chiesto il sostegno delle istituzioni, in particolare per ridurre il peso della burocrazia.
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Gli imprenditori e i loro collaboratori possono mettercela tutta, ma le piccole e medie imprese, che costituiscono la spina dorsale dell’economia italiana, «da sole non riusciranno a trainare l’Italia fuori dalla crisi». Lo ha detto Francesco Franceschetti, presidente del comitato Piccola industria di Aib, aprendo i lavori dell’annuale assemblea.

Al centro del dibattito la responsabilità sociale dell’impresa. Un obiettivo, per molti imprenditori, ma anche un elemento costitutivo del fare impresa che contraddistingue il tessuto produttivo nazionale.
Ma l’impresa non può farsi carico di tutto, da sola. Ecco perché Franceschetti ha chiesto «il sostegno di tutto il sistema Paese: solo remando tutti insieme nella stessa direzione, si raggiungono gli obiettivi».

In particolare, gli imprenditori chiedono la riduzione del peso burocratico, tema che sarà al centro delle assise generali di Confindustria, in programma sabato 7 maggio a Bergamo. Sull’importanza dell’appuntamento ha insistito in Aib il presidente nazionale della Piccola, Vincenzo Boccia: «Presenteremo - ha detto - un progetto organico per il Paese, con la richiesta di precisi interventi di politica economica: non possiamo più aspettare, visti anche i continui incrementi dei costi, a partire dalle materie prime».

In Aib è intervenuto anche l'economista Marco Vitale, presidente del Fondo italiano di investimento. "Nonostante le criticità presenti in Italia - ha detto - c'è spazio per superare la crisi, ma si deve recuperare il valore dell'economia sociale di mercato, che guarda al profitto ma tiene insieme tutta la collettività".
Le imprese lo hanno capito. Ora aspettano di non essere da sole.

Guido Lombardi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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