Economia

Bossini punta all’espansione sui mercati esteri

In Italia il settore docce e rubinetterie è in grave crisi. Nel 2013 ricavi per 28,7 milioni
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La Bossini spa di Castenedolo, società controllata al 100 per cento da Fin Boss spa, a sua volta partecipata al 100 per cento dalla Bossini Leonardo srl, archivia il 2013 con un calo del fatturato, che passa dai 29 milioni di euro del 2012 ai 28,7 del 2013, e degli utili, che da 1,3 milioni di euro del 2012 si riducono a 544.000 euro nel 2013.

L’azienda, amministrata da Leonardo Bossini e che ha unità produttive a Castenedolo e Montichiari, dal 1960 produce docce ed accessori e si è conquistata, grazie a design e innovazione, una posizione di rilievo nel mercato internazionale.

Il risultato negativo sconta una domanda in crisi nel settore della rubinetteria, delle docce e degli accessori, legato alla dinamica dell’edilizia. In calo non solo il mercato interno, ma anche quello estero. La Bossini vende al 54 % sul mercato interno.

I primi mesi del 2014 non mostrano segni di ripresa e le strategie della Bossini puntano all’espansione sui mercati esteri, con una politica fondata sull’immagine aziendale, sul consolidamento del marchio e sulla promozione del made in Italy. Leva strategica, si legge nella relazione al bilancio, rimane l’innovazione di prodotto, che si basa soprattutto sul design e sul contenimento dei consumi idrici ed energetici.

 

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