Economia

Aeroporto: aumento di capitale con il nodo concessione

Entro fine anno la nascita della nuova società che dovrebbe rilanciare il D'Annunzio di Montichiari
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«Stiamo creando le condizioni per far decollare il D’Annunzio». Il numero uno di Aib Marco Bonometti lascia l’assemblea di Abem convinto che sia la volta buona. «O si parte ora o non si parte più» dirà poco dopo il presidente Giuliano Campana.
Nel primo pomeriggio di ieri, in camera di commercio, l’assemblea della società ha varato l’aumento di capitale da 6 milioni di euro funzionale a creare la newco che gestirà lo scalo di Montichiari. L’obiettivo è partire a fine anno, anche se tutto è legato al rilascio della «nuova» concessione per Montichiari
La società Abem creata nel 2007 dal mondo economico bresciano, oggi ha un capitale sociale di un milione. Verrà portato a 7: scontata l’adesione di Camera di commercio (principale socio con il 50,5%) e Aib (39%), mentre si vedrà quel che decideranno le altre associazioni di categoria e palazzo Loggia, soci con l’1%. Potrebbe esserci qualche uscita (Upa) e qualche nuovo ingresso (Coldiretti). La scadenza per ultimare l’operazione è fissata al 31 ottobre 2016, con l’ultimo mese aperto a nuovi soci.
 
Con quei soldi Abem parteciperà al 20% alla newco che sarà creata per la gestione del D’Annunzio. L’altro 80% resterà nelle mani della Catullo. Pare che ci siano già contatti con 4 o 5 compagnie, non solo cargo, che potrebbero atterrare a Montichiari, in primis Ryanair, portata in dote da Save, socio forte della Catullo.
 
 

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