Cultura

La Vittoria Alata diventa un abito

Dal 19 novembre al 18 marzo in mostra a Santa Giulia gli abiti del maestro Antonio Capucci ispirati alla Vittoria Alata.
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Un incontro tra arte, moda e archeologia. Questo il cuore della mostra che Roberto Capucci terrà dal 19 novembre al 18 marzo nel Museo di Santa Giulia in città. Noto in tutto il mondo per i suoi vestiti femminili, che sono delle vere e proprie sculture di tessuto e come tali esposte alla Biennale di Venezia ed in musei di tutto il mondo, Capucci espone 31 sue creazioni e 10 inediti bozzetti tra i reperti archeologici di cui è ricco il Museo di Santa Giulia, dichiarato Patrimonio dell’ Umanità dall’Unesco nel
giugno scorso.

 Ma sarà soprattutto un omaggio alla Vittoria Alata, principale reperto romano conservato nel museo, somigliante alla Vittoria di Samotracia del Louvre. Alla Vittoria Alata dell’antica Brixia, venuta alla luce nel 1826 nel corso degli scavi intorno al tempio dedicato a Vespasiano nel 73 d.C., Capucci ha dedicato una sua nuova creazione, che sarà esposta accanto alla scultura bronzea.

La veste drappeggiata della Vittoria è stata da lui interpretata con 25 metri di georgette e 17 di mikado. Tra di altri abiti di Capucci in mostra, figurano alcune versioni del «Peplo», ideato nel 1973 ed ispirato alla natura ed all’antichità classica; l’abito da sera «Farfallone», presentato nel 1985 a New York; l’abito-scultura «Vestale» , che rappresentò un personale omaggio di Capucci a Maria Callas e che la celebre cantante lirica indossò nel 1986 all’Arena di Verona.

Ulteriori informazioni e dettagli sulla mostra all'indirizzo www.robertocapuccielantico.com.


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