Cultura

Krilov, una «bacchetta» per la memoria della Strage

Il grande violinista in S. Francesco il 28 maggio con la Filarmonica del Festival pianistico internazionale.
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Sarà il celebre violinista russo Sergej Krylov a dirigere l’Orchestra Filarmonica del Festival (guarda l'orchestra che si presenta al pubblico) nel concerto di mercoledì 28 maggio alle 20.45 nella chiesa di San Francesco, tradizionalmente dedicato alle vittime della strage di piazza della Loggia.

L’unico nome ancora in sospeso nel cartellone del 51° Festival, attualmente in corso, era quello del direttore del concerto del 28 maggio e solo ora, il nome è stato svelato. Non senza suscitare una certa sorpresa. Krylov infatti è notissimo come virtuoso del violino e il 10 giugno proprio in tale veste si esibirà a Bergamo, sempre nell’ambito del Festival internazionale, in duo con il pianista Liftis.

Ma come direttore d’orchestra è sicuramente meno conosciuto. Pur avendo intensificato la sua attività con la bacchetta in mano negli ultimi anni, lavorando con complessi molto prestigiosi come la English Chamber Orchestra, la Filarmonica di Novosibirsk, l’Ort di Firenze, la Sudwestdeustsches Kammerorchester Pforzheim, l’Aukso Orchestra di Katowice ed i Cori di Kaunas e «Minin» di Mosca.

Nel 2009 Sergej Krylov è stato nominato Direttore Musicale della Lithuanian Chamber Orchestra, con la quale ha già svolto una ricca attività concertistica nel doppio ruolo di direttore e solista, con un repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea.

Come annunciato il programma di mercoledì 28 a San Francesco sarà interamente dedicato a Mozart: Sinfonia n.40 in sol minore K.550 e Sinfonia concertante in Mi bemolle maggiore per violino, viola e orchestra K.364.

Solisti saranno il giovane violinista Emir Abeshi e il violista bresciano Luca Ranieri.

Krylov guiderà la neonata Orchestra del Festival, forte della sua conoscenza dell’ensemble col quale ha suonato, ma soprattutto con il suo bagaglio di musicista e insegnante: dal 2012 è titolare di una cattedra di Violino al Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano.

Krilov ormai può essere considerato un italiano d’adozione, parla perfettamente la nostra lingua e da anni vive a Persico Dosimo, in provincia di Cremona, città dove si è perfezionato con Salvatore Accardo all’Accademia Stauffer. Veniva da Mosca dove, nato nel 1970 da una famiglia di musicisti, ha iniziato a 5 anni a studiare il violino.

Con acclamate esibizioni in Russia, Cina, Europa e vittorie in importanti concorsi, ha raggiunto giovanissimo la fama internazionale. È un grande appassionato di musica da camera, cosa importante pensando alla Sinfonia concertante per violino e viola, che dirigerà mercoledì. E per lui gli archi non hanno segreti: conosce benissimo l’arte liutaria e nel 1994 suo padre, Alexander Krylov, ha realizzato il violino con il quale Sergej suona tuttora. f. c.

 

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