Il talento multiforme di Carlo Poddighe

Se mi chiedi chi è il musicista bresciano che più mi ha colpito, rispondo affidandomi a quello che le mie orecchie hanno potuto sentire dal vivo: Carlo Poddighe. Carlo è un chitarrista versatile, velocissimo, tecnicamente sbalorditivo. Non è poco, ma questo non mi farebbe sbilanciare se non lo avessi sentito cantare, suonare la batteria e ogni tipo di percussione, il piano, le tastiere: tutti padroneggiati come se fossero i "primi strumenti".

Attivo nell'ambito delle collaborazioni jazz, rock, pop, funk, Carlo possiede, col fratello Andrea (batterista di profilo molto alto e anch'egli abile con tutti gli altri strumenti... quando si dice "un dono di famiglia"), uno studio di registrazione dove molti gruppi bresciani sono passati per le prime registrazioni e non solo.

Le incarnazioni live di Carlo sono varie e proteiformi, come il suo talento. Tra queste c'è il gruppo Poddighe, che nasce nel 1992 ed ha all'attivo molti di concerti sia in locali che in manifestazioni nazionali. La band offre un set che punta a riscoprirei classici degli anni Sessanta e Settanta, tra Bob Marley, Doors, Jimi Hendrix, Beatles, Rolling Stones, James Brown, Pink Floyd, Procol Harum, Lou Reed, Lucio Battisti, Ivano Fossati, Ivan Graziani e Lucio Dalla.

Non è tutto. Carlo è stato propulsore chitarristico della ska-rock band 00Talpa di Isaia Mori. Altro progetto sono gli Embryo, una delle tribute band dei Pink Floyd più apprezzata a livello nazionale, specializzata nella restituzione fedele dei brani incisi nella prima parte della carriera della band psichedelica. Alla psichedelia, in questo caso con larghissimo spazio lasciato all'improvvisazione, è invece dedicato il progetto TLT.

Trale altre band di cui Carlo fa parte ci sono il trio Cek Deluxe, capitanato dal bluesman bresciano Cek Franceschetti, il tributo a battisti Andati Saldati e il tributo al metal anni Ottanta Hot Dog Hell.