Cultura

Dalla-De Gregori, emozioni e ricordi

Un'affollata piazza Loggia ha fatto da splendido scenario mercoledì sera al concerto di Lucio Dalla e Francesco De Gregori.
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Un'affollata piazza Loggia ha fatto da splendido scenario mercoledì sera al concerto di Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Un'esibizione memorabile che, di canzone in canzone, ha trascinato il pubblico tra emozioni e ricordi, scavando in due repertori ricchissimi di pezzi che hanno fatto la storia della musica italiana.

Più istrionico e mattatore Lucio Dalla, pronto a cambiarsi d'abito e a tenere la scena come un capocomico consumato, oltre che a spiegare la sua potente e graffiante voce e a suonare più strumenti. Più musicista Francesco De Gregori, con la sua eterna chitarra e la struggente armonica a bocca, a sottolineare le canzoni che hanno scandito i giorni di più di una generazione. Grande emozione per «La donna cannone» (contrappuntata alle 23 in punto dal tocco dei Macc de le Ure) e per «Caruso». E alla fine tutti sotto il palco a cantare.

 Tanti i pezzi famosi che hanno scaldato la piazza: da «Anna e Marco» a «Henna», da «Nuvolari» a «L'agnello di Dio» a «Pezzi». E poi «Piazza Grande», «L'anno che verrà», «Futura», «La donna cannone» - voce e piano di De Gregori - («accompagnata» dal tocco dei Macc de le Ure allo scoccare delle 23...), seguita da «Caruso», struggente. «Rimmel» concede il piacere del karaoke grazie ai testi proiettati sul fondo, e «Buona notte Fiorellino» (molto rock) ha chiuso lo show.

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