Cultura

Bolton commuove e fa ballare

Culmina con il cantante al centro della platea, nello spazio in cui s’incontrano i due corridoi che dividono in quattro il blocco di sedili, il concerto di Michael Bolton che ha richiamato al Vittoriale più di mille spettatori.
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Culmina con il cantante al centro della platea, nello spazio in cui s’incontrano i due corridoi che dividono in quattro il blocco di sedili, il concerto di Michael Bolton che ha richiamato al Vittoriale più di mille spettatori.

La metà del concerto era passata da poco, e Bolton da una manciata di minuti era sparito dal palco. In scena c’era la sua band, ad accompagnare il sassofonista danese Michael Lington - al contempo ospite speciale della serata e musicista aggiunto dell’ensemble - che proponeva il suo singolo «You And I». Finita l’esibizione, sulle note di «When A Man Loves A Woman», Bolton è riapparso al centro della platea e si è lasciato avvicinare dal pubblico, prestando il viso, squadrato e bello, al luccichio dei telefonini in formato fotocamera.

Ecco come ha cambiato pelle il concerto, fino a diventare festa pura quando un centinaio di spettatori si sono alzati mettendosi a ballare sotto il palco. «Time Love And Tenderness» e «Rock Me» sono pregevoli iniezioni (hard) rock. E la dolce chiusura «piano-voce» con «How Am I Supposed To Live Without You». Qui non è «solo» grande soul, è anima.

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