Tragico schianto in A4, la vittima era senza cintura di sicurezza

Era seduto sul sedile posteriore. E non indossava la cintura di sicurezza il 42enne israeliano che ha perso la vita l'altra notte in A4
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Una tragedia, che forse, poteva essere evitata. Con un semplice clic. Quello della cintura di sicurezza che la vittima dell'incidente mortale avvenuto la scorsa notte in A4, all'altezza di Rezzato, non indossava, a quanto sino ad ora rilevato dagli agenti della Polstrada. Forse perché non sapeva, essendo cittadino israeliano appena giunto in Italia, che nel nostro Paese vige l'obbligo di indossarla anche se si siede sul sedile posteriore di una vettura, come nel suo caso.

A perdere la vita è stato un 42enne israeliano che era in auto assieme a due connazionali diretto verso Desenzano. La vettura, per cause in corso di accertamento da parte del personale della Polstrada di Verona Sud, ha travolto il furgone di un'azienda camuna: a bordo gli operai che, nottetempo, stavano provvedendo a rimuovere dei cartelli di segnaletica di cantiere.

Feriti ma non in pericolo di vita gli altri occupanti della vettura, compreso il guidatore e chi sedeva accanto a lui: pur essendo i più esposti alle conseguenze del violento impatto, indossando le cinture e con l'attivazione degli airbag, sono stati risparmiati dalle conseguenze più drammatiche.

Molto spesso anche tanti altri utenti della strada viaggiano sul sedile posteriore senza far ricorso alle cinture di sicurezza. Oltre a rischiare una consistente sanzione (da 81 a 326 euro), chi non la utilizza mette a repentaglio la propria incolumità, come dimostrano i video relativi a specifici crash test. 

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