Strage, Maggi e Tramonte liberi dopo la sentenza

Dopo la condanna Maggi e Tramonte sono liberi. La Procura generale potrebbe chiedere la custodia cautelare per pericolo di fuga
Strage di piazza della Loggia, la lettura della sentenza
Strage di piazza della Loggia, la lettura della sentenza
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L'ex ispettore per il Triveneto Carlo Maria Maggi e l'ex fonte dei servizi segreti Maurizio Tramonte, condannati ieri all'ergastolo e a tre anni di isolamento diurno per la strage di Piazza della Loggia al termine del processo d'appello bis, sono liberi in quanto la condanna non è definitiva. 

La Procura generale di Milano però, dopo la condanna in appello potrebbe chiedere alla Corte un'ordinanza di custodia cautelare, incentrata, a distanza di 41 anni dalla strage, in
particolare sul pericolo di fuga. Non si conosce allo stato l'orientamento della Procura generale. Qualora il sostituto pg Maria Grazia Omboni non presentasse l'istanza, i due imputati rimarrebbero a piede libero fino a un'eventuale conferma della condanna in Cassazione. Maggi si trova nella sua casa di Venezia, da tempo ammalato, tanto che i suoi legali avevano chiesto, senza ottenerla, una sospensione del dibattimento per l'incapacità di stare in giudizio.

Tramonte, invece, in un'occasione si era presentato in aula e vive a Brescia.

 

 

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