«Mia madre sta morendo»: occhio alla truffa dei venti euro

Continuano le segnalazioni relative alla truffatrice seriale. Accompagnata da una bimba si fa dare denaro inventando varie scuse
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Quartiere Don Bosco. Manca un quarto d’ora alle 3. Il campanello squilla una volta, due volte, tre volte, finché Marian si sveglia e corre alla finestra per controllare che succede.

«Ho visto una donna e una bambina, entrambe erano in bicicletta». Risponde al citofono, ciò che sente è una richiesta d’aiuto: «Mia mamma sta morendo a Gardone, mi servono i soldi per il taxi e ho solo quindici euro».

Marian scende in strada, parla con la donna mentre la bimba piange a dirotto. È disperata, sono disperate. Una scena perfetta a cui Marian crede, consegnando venti euro e provando a rassicurare la piccola.

«Sono passata direttamente dalla fase Rem al vialetto d’ingresso, ho fatto tutto senza pensarci troppo - racconta -. Poi, una volta in casa, ho pensato alle stranezze della situazione. La bambina che aveva smesso di piangere in un attimo, la donna che avrebbe potuto chiedere i soldi ai familiari a casa, una volta arrivata in taxi... Ho fatto una breve ricerca in internet e ho capito di essere stata truffata».

La truffatrice è alta circa un metro e 60, ha i capelli corti raccolti e si presenta vestita in maniera normale. «La bambina ha circa quattro anni, era incredibile vedere quanto piangeva», aggiunge Marian.

Di quando in quando, la truffa dei venti euro torna in circolazione. Sono in molti a credere alla buona fede della donna, che spesso racconta di abitare vicino alla propria vittima, di poter restituire il denaro nel giro di poco.

Marian non è stata l’unica ad essere svegliata nel cuore della notte. Anche Tiziana, nel gruppo Facebook Brescia che non vorrei, racconta di un’analoga visita alle due di notte. Ma non ha aperto, avvisando subito le forze dell’ordine: «L'ho riconosciuta perché circa due anni fa alle 22 di sera mi aveva suonato, dicendo che era figlia di una vicina, chiedendomi 20 euro perché aveva la macchina in panne e aveva lasciato su essa figlia e marito». 

 

 

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