Loveparade, nessun processo per la morte di Giulia

Per la morte di Giulia Minola a Duisburg durante la Loveparade del 2010 non ci sarà alcun processo
LOVE PARADE, NESSUN PROCESSO
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«Sono delusa arrabbiata e schifata». Non usa mezzi termini Nadia Zanacchi, la madre di Giulia Minola, bresciana e unica italiana morta alla Loveparade a Duisburg nel 2010.

La reazione della donna arriva dopo la decisione del tribunale tedesco di archiviare il processo senza nessun colpevole.  Il tribunale statale di Duisburg ha infatti deciso che non ci sarà nessun processo per i 10 indagati per la tragedia avvenuta durante il maxi concerto il 24 luglio 2010, quando morirono 21 giovani.

«Mi dispiace immensamente - ha detto la madre di Giulia Minola - perché è una grave mancanza di rispetto nei confronti di mia figlia e delle altre vittime». Per la donna «c'è più rispetto per i presunti colpevoli che per chi è morto anche se dopo sei anni potevamo aspettarcelo». La mamma di Giulia si era rivolta anche al capo dello Stato Mattarella per chiedere giustizia

Il legale della famiglia ha già presentato ricorso contro l'archiviazione.

 

 

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