Le due prime con 35 alunni, 16 nazionalità e nessun italiano

Alla Manzoni le due classi prime hanno 35 studenti, ma non ci sono italiani. Le maestre: «Ci serve aiuto per l'alfabetizzazione»
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Cina, Sri Lanka, India. E ancora Pakistan, Moldavia e Filippine. Ma non Italia. Nelle due nuove prime della scuola elementare Manzoni, in via dei Mille, a Brescia, gli alunni sono tutti di origine straniera. Diciassette bimbi in una classe, diciotto nell’altra: in tutto sono trentacinque, con sedici diverse nazionalità.

Un record, pur in un istituto che in città si distingue da anni per l’elevata presenza di stranieri, e che proprio in virtù dei tanti progetti messi in campo per l’integrazione dei bambini provenienti da altri Paesi e con altre culture aveva ottenuto diversi riconoscimenti. E, secondo quanto ricostruito dall'Ufficio scolastico territoriale, è la prima volta che tra Brescia e provincia si verifica una situazione simile.

Una situazione in cui però lavorare è complicatissimo, spiegano le maestre, che avrebbero bisogno del supporto qualificato di un’alfabetizzatrice. Anche perché in alcuni casi i bambini sono arrivati da poco tempo nel nostro paese e non conoscono una parola di italiano.

«Fino all’anno scorso c’era chi si occupava dell’alfabetizzazione, ma ora non più. Speriamo che il provveditorato assegni presto qualcuno - dicono -, altrimenti lavorare così sarà impossibile. E addio a tutti i bei progetti avviati fino ad ora».

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