Itis, il futuro dell'industria bresciana è qui

Nuovi laboratotri all'Itis "Castelli" di Brescia. Un investimento da oltre un milione di euro per preparare i ragazzi al mondo del lavoro
  • I nuovi laboratori dell'ITIS "Castelli"
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Nuovi laboratori all'Itis "Castelli" di Brescia. Non che prima non ci fossero, ma erano “antichi” e non bastavano per tutti. Adesso gli oltre 2500 studenti possono esercitarsi su strumenti aggiornati, anzi d'avanguardia, anche nei laboratori di automazione meccanica, di AutoCAD meccanico e di automazione elettrica ed elettronica. Sono al pian terreno, in fondo al corridoio ovest.

Per progettare, allestire e far funzionare i tre laboratori ci sono voluti 8 mesi. E anche un investimento non indifferente: più di 130mila euro li ha messi l’Itis; altri la Fondazione Benedetto Castelli, che unisce più di 30 aziende bresciane. Aziende che hanno donato macchinari per oltre un milione di euro, 1,2 per la precisione. 

 «Questi ragazzi sono i nostri uomini del futuro; è giusto che li dotiamo delle tecnologie più moderne e innovative, perché abbiano una formazione in linea con ciò che chiedono le nostre imprese» ha detto Giuliano Baglioni, presidente della Fondazione Benedetto Castelli. 

Non è finita qui. Nei piani per i prossimi mesi ci sono l’acquisto di nuovi torni e di un microscopio elettronico, la progettazione di un’auto sportiva, la ristrutturazione del laboratorio di chimica e metallurgia. Già, metallurgia: un percorso che all’Itis è stato riattivato, dopo che era stato interrotto dalla riforma Gelmini, proprio per andare incontro al mercato del lavoro. «Stiamo spingendo, questo è il futuro dell’industria bresciana» ha detto la preside dell'istituto, Simonetta Tebaldini. 

 

 

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