I ricorsi non fermano Brebemi: via al raccordo con l'A4

L’opera costerà circa 50 milioni, a carico di Brebemi, e fa parte delle misure previste dal piano di riequilibrio economico approvato dal Cipe
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I ricorsi non fermano Brebemi. Ieri è partita la cantierizzazione del raccordo autostradale tra la A35 e l’A4, all’altezza di Castegnato, con lo spostamento dei sottoservizi e i primi sbancamenti. Un progetto sul quale la società punta per migliorare i volumi di traffico, tassello del piano di riequilibrio economico della direttissima. 

Si tratta in sostanza del raddoppio dell’attuale bretella che dalla tangenziale sud porta fino alla sp 19. Oggi quel tratto di 5 chilometri e 640 metri è a una sola corsia per senso di marcia. A fine cantieri diventerà una strada di «tipo A», vale a dire con due corsie per senso di marcia, corsia d’emergenza, banchine ai lati e spartitraffico centrale. Le opere d’arte (tunnel, viadotti e sottopassi), erano già state predisposte in vista di un possibile raddoppio. Andrà quindi realizzata «solo» la carreggiata nord, riqualificando quella esistente. Andrà anche realizzato il nuovo casello autostradale per chi esce (o entra) in A4 e vuole proseguire verso Milano percorrendo la Brebemi. Inoltre saranno da realizzare le rampe di raccordo tra A4 e A35 e, all’esterno, le bretelle di collegamento tra Brebemi e tangenziale sud. 

L’opera costerà circa 50 milioni, a carico di Brebemi, e fa parte delle misure previste dal piano di riequilibrio economico approvato dal Cipe il 1° maggio scorso. Nel piano ci sono anche i contribuiti statali, 360 milioni, 20 l’anno, erogati quando entrerà in funzione il nuovo raccordo. Contro la delibera Cipe e il raccordo hanno però presentato ricorso sia Legambiente sia Autostrade per l’Italia.

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