Gli artisti di Time to Love da Francesco, «Papa rock»

In Vaticano è stata ricevuta una delegazione della onlus bresciana che unisce musica e solidarietà
Papa Francesco con gli artisti di TimeToLove © www.giornaledibrescia.it
Papa Francesco con gli artisti di TimeToLove © www.giornaledibrescia.it
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TimeToLove in trasferta romana, approda in Vaticano. Un gruppo di artisti, ambasciatori della Onlus bresciana che da tre anni organizza a Brescia eventi spettacolari in cui «la musica incontra la solidarietà», è stato infatti ricevuto in udienza da Papa Francesco nella giornata di ieri, quando il pontefice - il quale, di ritorno dal trionfale viaggio in Colombia, porta sul volto i segni dell'incidente subito per la brusca frenata della papamobile - ha accolto i pellegrini, in aderenza alla consuetudine dei mercoledì in Piazza San Pietro.

La delegazione, capitanata da Don Marco Mori (dinamico responsabile della Pastorale Giovanile della Diocesi di Brescia) era così composta: Giacomo e Lorenzo Maiolini di Time Records; i Dj Cristian Marchi, Lush di Lush & Simon e Danko (41, 25 e 16 anni: uno per generazione), l'opinionista televisivo Ivan Zazzaroni; l'attrice Gabriella Labate, a lungo stella del Bagaglino nonché moglie del cantante Raf, e chi scrive.

I due Dj più giovani, in particolare, erano intervenuti lunedì al «Seminario Internazionale sulla Situazione Giovanile» che il Sinodo dei Vescovi ha organizzato per preparare l'Assemblea Generale del 2018, la quale focalizzerà l'attenzione proprio sul tema «giovani», variamente declinato: il genovese Danko (al secolo Samuel Gori), lanciato da Giacomo Maiolini, ha portato la propria testimonianza di liceale che dalla consolle attira frotte di coetanei che amano ballare, ma che cerca comunque di vivere età e condizione svincolandosi da un'idea di eterno presente, ponendosi interrogativi al fine di «ritrovare le domande perdute».

L'incontro dei portacolori di TTL con il papa è stato significativo: dopo i saluti porti da Don Mori anche a nome del vescovo Luciano Monari, il pontefice ha accettato benevolmente la definizione di «Papa rock» con la quale Maiolini sr. ha accompagnato la reverenza di rito, mentre si è aperto in un caldo sorriso di fronte alla richiesta di una Labate commossa di poterlo abbracciare, rispondendo: «Come no? Non mordo mica...». Infine, ascoltata la disponibilità dei presenti ad allestire un evento musicale in Piazza San Pietro, li ha esortati a continuare l'impegno nel campo della musica, perché «è uno degli ambiti che arrivano al cuore dei ragazzi».

Che il pontefice guardi con grande attenzione alla musica, oltre che all'arte e allo sport, quali indispensabili elementi di crescita, ci è stato successivamente confermato da Monsignor Angelo Vincenzo Zani, vescovo bresciano e Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica della Santa Sede, che ci ha ricevuto presso i suoi uffici. È stata l'occasione per prendere visione di un progetto del Vaticano che all'ombra del Cidneo ha trovato impulso, grazie alla generosità di realtà locali: la realizzazione di una «Maison de Paix» a Kikwit, nella Repubblica Democratica del Congo. In aderenza peraltro a un impegno che il papa considera prioritario: restituire all'Africa ciò che le abbiamo preso, aiutandola, ma senza imporre i nostri schemi. 

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