Città di latta da abbattere: ma chi paga?

I garage abusivi costruiti su suolo pubblico vanno smantellati, ma è difficile individuare chi li ha costruiti e utilizzati per anni
AA

Una città di latta da demolire. Abitata da roditori e piena di ruggine. Un tempo ospitavano le auto dei residenti in via Lussingrande. Una serie di box costruita però sul suolo pubblico, in modo del tutto abusivo. E alcuni in muratura e amianto.

Quel susseguirsi di casette metalliche ora deve essere abbattuto, proprio perchè abusivo. Gli «utilizzatori» - tutti assolutamente anonimi - sono stati avvisati nel luglio del 2016 del possibile intervento del Comune. Una parte, ben 25 garage, quelli in cui si era registrata la presenza dell’amianto, sono stati bonificati nell’ottobre dell’anno scorso

L’avviso dell’amministrazione però avvertiva che entro il 16 luglio quei manufatti dovevano essere rimossi, altrimenti sarebbero «stati smontati d’ufficio e il loro contenuto portato in discarica con spese a carico degli utilizzatori». Dalla data del primo intervento, ottobre 2016, è vero, sono passati diversi mesi, ma il Comune sta effettuando le verifiche del caso per cercare di risalire a chi, negli anni ’60-’70 ha realizzato quella città metallica. Cosa non facile. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia