Al Sereno notte da incubo per il pompiere che affronta i ladri

Ha tentato di fermare i ladri sorpresi in casa, al Sereno, pronti a sottrargli un'auto: ne avrà per 30 giorni il vigile del fuoco intervenuto
PRESO A BOTTE DAI LADRI
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Una notte da incubo quella che tra giovedì e venerdì ha vissuto una famiglia di casa in traversa XII, al Villaggio Sereno, quartiere che da qualche settimana è nel mirino dei topi d’appartamento. Che stavolta però sono incappati in chi ha complicato loro la vita. Ha agito d’istinto, Donato Guerini, quando ha sentito suonare l’allarme di casa e la figlia gridare per la presenza dei ladri al piano inferiore della villetta bifamiliare.

E’ balzato in giardino e poi in strada dov’è riuscito appena in tempo a bloccare il ladro che stava tentando di portar via l’auto del figlio, un’Audi quasi nuova. Lui, caporeparto dei Vigili del fuoco, fisico allenato, ha spalancato la portiera e preso a sferrare pugni allo straniero – verosimilmente dell’Est – che era al volante. La figlia è riuscita a strappare le chiavi dal cruscotto. Ma altri due ladri che avevano appena visitato anche le villette vicine (razziando e abbandonando una motosega) hanno dato man forte al complice. Uno ha rimediato un calcio, l’altro si è fatto valere sfoderando un cacciavite. Il terzetto è quindi fuggito, lasciando a Guerini un brutto ricordo: un dito e tre costole fratturate che gli rendono difficile anche il parlare e un ginocchio malconcio. La prognosi di guarigione è di 30 giorni.

I danni? Una robusta porta forzata al pian terreno e un ammanco significativo: i ladri hanno portato una borsa con le patenti ministeriali di Guerini – indispensabili per il lavoro - e gli hard-disk che contenevano i video per la formazione dei pompieri, raccolti in anni di lavoro, oltre a foto di una vita. Sfortuna ha voluto che solo pochi giorni prima un guasto informatico gli avesse imposto di rimuovere le copie che custodiva su un computer. L'auspicio è che possa ritrovare almeno documenti e materiale informatico.

La rabbia è tanta. E la preoccupazione per uno stillicidio di furti che al Villaggio di Sereno lascia giusto il nome. Parola di chi come il padre di Guerini, Mario, a sua volta caposquadra dei vigili del fuoco a riposo, dopo l’accaduto si è sentito punto sul vivo e che invoca ora un’assemblea pubblica sul tema cui prenda parte anche l’Amministrazione comunale.

 

 

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